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Mario Catalano

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Mario Catalano (Mammola 5 aprile 1935 - Piverone 27 dicembre 2016) è stato un archeologo italiano.

Originario della Calabria, la sua famiglia si trasferisce al nord in Piemonte, a Nole canavese. Sin da ragazzo, ha frequentato il poligono militare della Vauda sito a cavallo del territorio di più Comuni in particolare tra Nole canavese e San Carlo Canavese. Viene in contatto con quelli che paiono essere resti di edifici arcaici. Giunto a maturità, compie i primi scavi e scopre i resti di alcuni villaggi, uno in particolare abitato da uomini che utilizzano esclusivamente oggetti litici ed altri di civiltà più recenti ma non identificate. Passerà tutto il resto della sua vita dividendosi tra il lavoro di insegnante di educazione artistica e l'archeologia. Dal suo lavoro sono derivati numerosi studi. I suoi studi furono citati tra le ragioni che hanno portato alla costituzione del parco regionale (proposta dai consiglieri regionali del Piemonte Brizio, Adduci e Tapparo) denominato "Riserva naturale orientata della Vauda".

Percorse le Alpi alla ricerca della strada percorsa dall'esercito del condottiero Annibale, utilizzando come ausilio il volume de le "Storie" di Polibio di Megalopoli. Giunse alla conclusione "sul campo" che il condottiero non poteva che essere passato dal Colle delle Traversette (Monviso) per poi essere risalito verso nord alla conquista della fortezza dei Taurini. Raccolse tutto il materiale ritrovato in un volume dal titolo "Anniba". Alle medesime conclusioni è giunto nel 2017 lo studioso canadese William Mahaney che avvalendosi della collaborazione di Randy Dirszowsky, (geomorfologo), Peter Somelar, (geologo) e Christopher Allen (microbiologo),ha ritrovato nei luoghi indicati dal Catalano ad una profondità di circa 30 centimetri lo sterco di animali provenienti dall'Africa del nord. (equini ed elefanti).

Dopo lo studio su Annibale, il professore si allontanò da Nole per avventurarsi nello studio di un nuovo ritrovamento avvenuto nel lago di Viverone di una rete di villaggi palafitticoli prima assolutamente sconosciuti. Il professore ha effettuato l'intera catalogazione dei reperti (tra i quali numerosi pezzi d'oro) di una civiltà completamente sconosciuta da lui definita "Civiltà dei re del sole".

Il suo ultimo lavoro, uno studio sulla mummia del Similaun, è stato ultimato poco prima della morte, avvenuta in Piverone per un malore. Molti suoi lavori devono ancora essere dati alle stampe.

I suoi lavori sono stati tutti raccolti nella Biblioteca Civica di Nole.

  • La Druida di Malciaussia (1972)
  • Antiche industrie in Piemonte (1974)
  • Dal ciottolo all'ascia (1978)
  • Anniba (1985)
  • La palafitta del sole (1996)
  • Il tesoro del lago e l'origine della metallurgia nelle Alpi Occidentali (1996)
  • La cultura del vasellame (1998)
  • La fine della palafitta (1998)
  • Le mostre archeologiche di Ciriè (1998)
  • Le antiche città dei re del sole (2000)
  • Santuario astronomico delle ruote cosmiche in Val Mariana (2002)
  • La fortezza celtica del Belmonte (2002)
  • Stonehenge (2013)
  • La tomba del re nel tumulo di ghiaccio (2016).