Utente:Carlo58s/Sandbox Daikon

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Raphanus sativus var. longipinnatus
Daikon al supermercato
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseDilleniidae
OrdineCapparales
FamigliaBrassicaceae
GenereRaphanus
SpecieR. sativus
Nomenclatura trinomiale
Raphanus sativus var. longipinnatus
L.H. Bailey
Nomi comuni
  • ravanello bianco, ravanello cinese, ravanello coreano, ravanello giapponese, o ravanello invernale
Raphanus sativus var. longipinnatus
Nome cinese
Cinese tradizionale白蘿蔔
Cinese semplificato白萝卜
Pinyinbái luóbo
Wade-Gilespai luo-po
Nome giapponese
Kanji大根
Rōmajidaikon
Nome coreano
Hangŭl흰무
Latinizzazione rivedutahuinmu
McCune-Reischauerhŭinmu
Il ravanello daikon nell'Enciclopedia dell'agricoltura giapponese Seikei Zusetsu dell'Ottocento

Raphanus sativus var. longipinnatus L.H. Bailey, noto con il nome giapponese daikon, è una varietà del ravanello comune originaria dell'Asia orientale[1]. La sua radice ha dimensioni particolarmente grandi ed è utilizzata in molte pietanze delle cucine asiatiche. In Italia, dove non è molto diffuso, oltre che con il nome daikon è conosciuto anche come ravanello bianco o ravanello giapponese.[2]

Il nome più comune con cui la varietà longipinnatus del Raphanus sativus è nota nel mondo è quello giapponese daikon (大根?, , letteralmente: grossa radice). Per quanto riguarda altri paesi dove la pianta viene tradizionalmente coltivata, in Cina viene chiamato con diversi nomi tra cui yu lie luo bo , chang luo bo, bai luo bo e lai fu, in cantonese prende il nome lobak. In Malesia e Indonesia si chiama lobak putih. In India viene chiamato muulii e in Corea prende i nomi simili a quello indiano mu u, mu u kkot e huinmu. In Thailandia è chiamato phak kaad hua e in Vietnam củ cải trắng.[3] In Africa Orientale e in altre parti più temperate del continente africano è conosciuto con il nome arabo/swahili fijiji o con quello indiano muuli.[4]

In Occidente viene spesso chiamato daikon e con altri nomi che tradotti in italiano dalle lingue locali sono ravanello bianco (in Portogallo, Brasile, Spagna e Italia), ravanello cinese (Brasile, Danimarca, Paesi Bassi, paesi anglofoni e Germania), ravanello giapponese (Spagna, Danimarca, Paesi Bassi, Finlandia e Italia), ravanello invernale (Paesi Bassi e Germania), ravanello bianco giapponese (paesi anglofoni, Francia), vero daikon (paesi anglofoni, Francia). In Francia prende anche i nomi rapa cinese e ravanello bianco dell'Asia, mentre nei paesi anglofoni vengono usati anche i nomi ravanello orientale, ravanello bianco gigante e quello indiano muuli, trascritto mooli.[2][3]

Distribuzione e habitat

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Principi Attivi

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Valori nutrizionali

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in 100 grammi di daikon sono contenute 18 kcal e Lipidi 0,1 g

   Colesterolo 0 mg
   Sodio 21 mg
   Potassio 227 mg
   Glucidi 4,1 g
   Fibra alimentare 1,6 g
   Zucchero 2,5 g
   Proteine 0,6 g
   Vitamina C 22 mg
   Calcio 27 mg
   Ferro 0,4 mg
   Magnesio 16 mg.[2]


Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Somministrazione

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Diffusione come medicamento o supplemento dietetico

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Controindicazioni

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Anche se ci sono molte varietà di daikon, la più comune in Giappone, la aokubi daikon, ha la forma di una grossa carota, di circa 20–35 di lunghezza, e di 5–10 cm di diametro.

Chips di daikon
Un piattino di daikon

Il daikon ha un ruolo importante nella cucina giapponese. Il daikon crudo può essere servito in insalata, come guarnizione per piatti di sashimi, oppure marinato in aceto. Il daikon grattugiato, conosciuto come daikon oroshi, è popolare come guarnizione per piatti come lo yakizakana o il nattō. È spesso servito cotto come ingrediente nelle zuppe di miso o in stufati come l'oden.

Ingrediente importante anche in altre cucine orientali, come quella coreana, cinese, vietnamita o indiana, contiene alti quantitativi di vitamina C e l'enzima mirosinasi. Tale enzima viene utilizzato dalla pianta di daikon, ed in genere dai rafani e dalle brassicacee, per difendere i propri tessuti dagli attacchi dei parassiti o dagli erbivori. L'azione di tale enzima permette di scindere la sinigrina, formando glucosio, solfato acido di potassio e isotiocianato di allile.

  1. ^ (EN) Joy Larkcom e Elizabeth Douglass, Oriental Vegetables: The Complete Guide for the Gardening Cook, Oxford University Press US, 1994, pp. 114–115, ISBN 1-56836-017-7.
  2. ^ a b c Margherita Russo, Enciclopedia naturale - Daikon: proprietà, valori nutrizionali, calorie, su cure-naturali.it, De Agostini Editore. URL consultato il 13 ottobre 2020 (archiviato il 13 ottobre 2020).
  3. ^ a b (EN) Raphanus sativus L. (Longipinnatus Group), su plantnames.unimelb.edu.au. URL consultato il 13 ottobre 2020.
  4. ^ (EN) Grubben G.J.H., Vegetables, PROTA, 2004, pp. 443-445, ISBN 978-90-5782-147-9.

Altri progetti

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