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Luigi Antonio di Borbone
Luigi Antonio di Borbone, tredicesimo Conte di Chinchón.
Conte di Chinchón
Stemma
Stemma
In carica1761–1785
PredecessoreFilippo I di Parma
SuccessoreLuigi Maria di Borbone-Spagna
Nome completoLuis Antonio Jaime de Borbón y Farnesio
TrattamentoAltezza Reale
Altri titoliInfante di Spagna
NascitaMadrid, Spagna, 25 luglio 1727
MorteArenas de San Pedro, Spagna, 7 agosto 1785
Luogo di sepolturaMonastero dell'Escorial
PadreFilippo V di Spagna
MadreElisabetta Farnese
ConsorteMaría Teresa de Vallabriga y Rozas
FigliLuigi Maria
Maria Teresa
Maria Luisa
ReligioneCattolica

Luigi Antonio di Borbone (in spagnolo: Luis Antonio Jaime de Borbón y Farnesio; Madrid, 25 luglio 1727Arenas de San Pedro, 7 agosto 1785) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico spagnolo. È stato il più giovane cardinale della storia della Chiesa cattolica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ritratto di Luigi Antonio di Borbone bambino, 1731, di Jean Ranc.

Infanzia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Madrid, nel Palazzo reale del Buen Retiro, il 25 luglio 1727, figlio più giovane di re Filippo V di Spagna e della seconda moglie Elisabetta Farnese.

Nel 1734, quando aveva appena sette anni, per insistenza della madre fu proposto come arcivescovo di Toledo dal re suo padre. Papa Clemente XII dopo aver posto per più di un anno motivati ostacoli, fra i quali la giovane età, acconsentì a nominarlo al governo temporale della diocesi.

Luis Antonio Jaime de Borbón y Farnesio
cardinale di Santa Romana Chiesa
Infante Don Luigi di Borbone (1727-1785), Arcivescovo di Toledo e Primate di Spagna, 1737 circa, di Louis-Michel van Loo.
 
Nato25 luglio 1727, Madrid
Creato cardinale19 dicembre 1735 da papa Clemente XII
Deceduto7 agosto 1785
 
Stemma del Cardinale-Infante Luis Antonio nel Palazzo arcivescovile di Alcalá de Henares (Madrid - Spagna).

Papa Clemente XII lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 19 dicembre 1735, all'età di soli 8 anni: non ricevette mai gli ordini sacri. Ebbe la diaconia di Santa Maria della Scala.

Prese possesso dell'arcidiocesi di Toledo il 13 marzo 1736 e dieci giorni dopo ne ebbe dal papa anche il governo spirituale, che esercitava per mezzo di un vescovo assistente, Bernardo Froilán Saavedra, arcivescovo titolare di Larissa.

Tredicenne, non partecipò al conclave del 1740 che elesse papa Benedetto XIV.

Il 19 settembre 1741 aggiunse alle sue cariche l'amministrazione apostolica dell'arcidiocesi di Siviglia, che esercitava per mezzo di Gabriel de Torres y Navarra, arcivescovo titolare di Melitene.

Rinuncia al cardinalato[modifica | modifica wikitesto]

A ventisette anni, conscio della mancanza di vocazione religiosa e della propria vivacità sessuale, presentò la sua rinuncia al cardinalato e alle amministrazioni apostoliche nel concistoro del 18 dicembre 1754, che fu accettata dal papa: ottenne, come compensazione, una pensione annuale da pagarsi con le rendite dell'arcidiocesi di Toledo.

Aveva trascorso la gioventù privo di una regolare educazione, interessato solo alla caccia, occupazione a cui attendeva per quasi tutto il giorno e abbastanza indifferente all'arte e alla cultura.

Quando il 17 luglio 1759 suo fratello Carlo III ascese al trono di Spagna, ne divenne il legittimo successore, per la clausola che impediva la successione ai figli di Carlo III, che erano nati ed erano stati educati all'estero. Luigi Antonio tuttavia non era ambizioso, ma si trovò nell'impossibilità di contrarre matrimonio, perché eventuali discendenti avrebbero creato un problema di successione.

Intanto accumulava ricchezze, soprattutto grazie ad incarichi militari, che investì nel 1761 acquistando da suo fratello Filippo I la contea di Chinchón, dal momento che questi si trasferì a regnare a Parma. La contea includeva, in aggiunta al castello di Chinchón, diversi immobili in Morata de Tajuña, San Martín de la Vega, Colmenar de Oreja, Villaconejos, Villaviciosa de Odón e Boadilla del Monte.

Subito attese a lavori di miglioria dei suoi possedimenti e ordinò all'architetto Ventura Rodríguez la costruzione a Boadilla di un palazzo di stile neoclassico. I lavori si protrarrano dal 1763 al 1765. Questa residenza gli permise di coltivare le sue passioni: la caccia e la coltivazione delle arti, della letteratura e delle scienze. Per quindici anni il palazzo di Boadilla ospitò una corte, con la presenza di numerosi artisti, fra cui il compositore Luigi Boccherini, che compose qui il celebre Minuetto e di pittori come Francisco Goya, Luis Paret y Alcázar o Charles Joseph Flipart.

Nel 1776 ottenne infine dal re l'assenso ad un matrimonio morganatico. Luigi Antonio scelse allora fra le numerose candidate María Teresa de Vallabriga y Rozas, di trentadue anni più giovane. Negli anni seguenti, che passò per lo più itinerando da una residenza di caccia all'altra, ebbe due figli e due figlie. Di carattere debole, ebbe a patire umiliazioni pubbliche e continue da parte della moglie.

Morì il 7 agosto 1785 all'età di 58 anni. Pur avendo disposto per sé una sepoltura più modesta, il re dispose che fosse sepolto nella cappella reale dell'Escorial dopo esequie di grande fasto, seguite da tre mesi di lutto.

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Ritratto di Luigi Antonio di Borbone bambino, 1731, di Jean Ranc.

Luigi Antonio e María Teresa de Vallabriga y Rozas ebbero tre figli:

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Luigi Antonio di Borbone-Spagna Padre:
Filippo V di Spagna
Nonno paterno:
Luigi, il Gran Delfino
Bisnonno paterno:
Luigi XIV di Francia
Trisnonno paterno:
Luigi XIII di Francia
Trisnonna paterna:
Anna d'Asburgo
Bisnonna paterna:
Maria Teresa d'Asburgo
Trisnonno paterno:
Filippo IV di Spagna
Trisnonna paterna:
Elisabetta di Borbone-Francia
Nonna paterna:
Maria Anna Vittoria di Baviera
Bisnonno paterno:
Ferdinando Maria di Baviera
Trisnonno paterno:
Massimiliano I, elettore di Baviera
Trisnonna paterna:
Maria Anna d'Asburgo
Bisnonna paterna:
Enrichetta Adelaide di Savoia
Trisnonno paterno:
Vittorio Amedeo I di Savoia
Trisnonna paterna:
Maria Cristina di Borbone-Francia
Madre:
Elisabetta Farnese
Nonno materno:
Odoardo II Farnese
Bisnonno materno:
Ranuccio II Farnese
Trisnonno materno:
Odoardo I Farnese
Trisnonna materna:
Margherita de' Medici
Bisnonna materna:
Isabella d'Este
Trisnonno materno:
Francesco I d'Este
Trisnonna materna:
Maria Farnese
Nonna materna:
Dorotea Sofia di Neuburg
Bisnonno materno:
Filippo Guglielmo del Palatinato
Trisnonno materno:
Wolfgang Guglielmo del Palatinato-Neuburg
Trisnonna materna:
Maddalena di Baviera
Bisnonna materna:
Elisabetta Amalia d'Assia-Darmstadt
Trisnonno materno:
Giorgio II d'Assia-Darmstadt
Trisnonna materna:
Sofia Eleonora di Sassonia

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze spagnole[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine del Toson d'Oro - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Croce dell'Ordine di Carlo III - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine dello Spirito Santo (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Insigne e reale ordine di San Gennaro (Regno di Napoli) - nastrino per uniforme ordinaria

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Conte di Chinchón Successore
Filippo I di Parma 1761–1785 Luigi Maria di Borbone-Spagna
Predecessore Arcivescovo di Toledo Successore
Diego de Astorga y Céspedes 1735 - 1754 Luis Fernández de Córdoba
Predecessore Arcivescovo di Siviglia Successore
Luis de Salcedo y Azcona 1741 - 1754 Francisco de Solís Folch y Cardona

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