Utente:Agnellino/Il curriculum wikipediano/CTPC

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Indicato brevemente anche come CTPC, vede la luce ufficialmente il 20 gennaio 2006 nel capoluogo lombardo, fondato dalla cittadina milanese Anna Celadin. La sede legale è in Via Borsieri 4, 20159 Milano.

Il comitato si propone come interlocutore dell'A.T.M. e dell'amministrazione meneghina, a seguito dei continui e numerosi disservizi e inefficienze lamentati dagli utenti nei confronti della succitata azienda dei trasporti urbani: ritardi, sovraffollamenti, frequenti interruzioni di servizio dovute a incidenti tecnici e disguidi.

Le critiche manifestate dal comitato sono state pubblicate ripetutamente dai vari giornali cittadini e nazionali (Corriere della Sera, Repubblica, Il Giorno), oltre a diverse radio locali.

Tipico tram milanese modello "carrelli", risalente agli anni venti-trenta e tuttora in servizio.


La nascita del comitato fu una conseguenza di un clamoroso episodio di protesta, elevato dalla stessa futura fondatrice Anna Celadin che, dovendo sopportare l'ennesimo disagio nell'utilizzo dei mezzi pubblici, si rifiutò di obliterare il biglietto, fu sanzionata e rifiutò quindi di pagare la multa, manifestando le sue ragioni in un articolo che fu pubblicato dai giornali.

A seguito di ciò, la Celadin ricevette numerose testimonianze di solidarietà e di sostegno economico per fronteggiare la causa in Tribunale minacciata dall’A.T.M., e fu invitata da molti cittadini a continuare sulla strada intrapresa e a dare vita a un comitato contro lo scadimento e il degrado generale dei trasporti pubblici.

Il comitato ha recentemente diffuso un Libro bianco dei trasporti che, oltre a numerose altre informazioni sulle prospettive e i progetti in corso relativi ai trasporti nell'area milanese, raccoglie tutte le segnalazioni dei disservizi ricevute in un anno dai cittadini utenti del trasporto pubblico.

Il CTPC pubblica, inoltre, il mensile on line Notizie metropolitane.

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