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Alba Toni Koefia[modifica | modifica wikitesto]

Alba Toni in arte Koefia[1] nasce a Ravenna il 6 aprile del 1913 e muore sempre nella sua città natale nel 1987.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Apprende in giovanissima età l’arte del taglio e del cucito, lavorando presso laboratori di sartoria e di modellistica della sua città. Queste esperienze fanno crescere in lei l’interesse per la moda e le consentono di far emergere un particolare talento nel settore.

Intorno ai 19 anni, Koefia crea una nuova tecnica del tutto rivoluzionaria per tagliare i cartamodelli. Questi ultimi non vengono più tagliati sul tavolo, ma direttamente sul manichino.

Grazie al matrimonio con il Conte Ugo Brasini di Forlì, proprietario di una filanda, Alba Toni Koefia ha la possibilità di promuovere la propria attività con l’apertura di case di modelli di alta moda prima a Forlì, poi a Firenze, infine a Roma. Cambiamenti e traslochi causati anche dalla Guerra che le hanno però consentito di persistere nel suo intento e a non arrendersi di fronte alle difficoltà.[1]

Nel 1951 apre a Roma la Casa Creatrice di Modelli d’Alta Moda Koefia, alla quale segue, pochi mesi dopo, l’apertura dell’Accademia Internazionale Koefia,[1] un luogo dove Madame Koefia, così si fa chiamare dai suoi studenti e collaboratori, può insegnare ai giovani i segreti dell’Alta Moda.

La tecnica tridimensionale realizzata tagliando direttamente il cartamodello sul manichino rende notorietà a Koefia; in breve tempo i suoi cartamodelli cominciano ad essere richiesti anche dalle migliori sartorie d’Europa. Bianca Maria Piccinino, giornalista della RAI, e insegnante di moda come costume presso l’Accademia, documenterà tutte le sfilate organizzate da Madame Koefia.

Oltre alla Piccinino, l’Accademia può vantare tra i suoi docenti alche uno dei più famosi sarti romani dell’epoca, Emilio Federico Schuberth, ricordato anche come il “sarto delle dive”.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Serena Bedini e Daniele Baggiani, Koefia e la sua Accademia. Una storia di alta moda italiana, a cura di Accademia Internazionale d’Alta Moda e d’Arte del Costume Koefia.

Collegamento esterno[modifica | modifica wikitesto]

1.https://www.koefia.com/it/storia-accademia-moda-koefia/ https://patrimonio.archivioluce.com/luce-web/detail/IL5000041377/2/l-accademia-romana-alta-moda-della-contessa-koefia.html?startPage=100

2.http://san.beniculturali.it/web/san/dettaglio-oggetto-digitale?p_p_id=dgtobjportlet_WAR_prjsanportlet_INSTANCE_qT7R&p_p_lifecycle=0&p_p_state=normal&p_p_mode=view&p_p_col_id=box_contenuto&p_p_col_count=1&_dgtobjportlet_WAR_prjsanportlet_INSTANCE_qT7R__spage=%2Fportlet_action%2Fsan%2Fdgtobj%3Ffolder%3Dinit%26pid%3Dsan.dl.SAN%3AIMG-00004094&_dgtobjportlet_WAR_prjsanportlet_INSTANCE_qT7R_folder=init&_dgtobjportlet_WAR_prjsanportlet_INSTANCE_qT7R_pid=san.dl.SAN%3AIMG-00004094