Un posto sicuro
Un posto sicuro | |
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Marco D'Amore in una scena del film | |
Lingua originale | Italiano |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 2015 |
Durata | 102 min |
Rapporto | 1,78:1 |
Genere | drammatico |
Regia | Francesco Ghiaccio |
Soggetto | Francesco Ghiaccio, Marco D'Amore |
Sceneggiatura | Francesco Ghiaccio, Marco D'Amore |
Produttore | Fabrizio Donvito, Benedetto Habib, Marco Cohen, Marco D'Amore, Francesco Ghiaccio, Serena Chiaraviglio, Giuliano D'Amore |
Casa di produzione | Indiana Production, La Piccola Società, Rai Cinema in collaborazione con Sky Cinema e Film Commission Torino Piemonte |
Distribuzione in italiano | Parthénos |
Fotografia | Guido Michelotti |
Montaggio | Chiara Griziotti |
Effetti speciali | Franco Galiano |
Musiche | Enrico Pesce |
Scenografia | Carmine Guarino |
Costumi | Laurianne Scimemi |
Trucco | Alessandra Giacci |
Interpreti e personaggi | |
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Un posto sicuro è un film del 2015, diretto da Francesco Ghiaccio.
Trama[modifica | modifica wikitesto]
Luca è un ragazzo di trent'anni, triste, disilluso e spesso dedito all'alcol, che dopo aver fatto per un breve periodo l'attore, si ritrova, ora, a fare il clown nelle feste. Proprio durante una di queste conosce Raffaella ed è subito amore. Un giorno Luca riceve una telefonata dall'ospedale che gli comunica che suo padre Edoardo è stato ricoverato perché colto da malore in strada. Il medico informa Luca che all'uomo resta poco da vivere in quanto affetto da mesotelioma, un tumore che colpisce la membrana che riveste i polmoni e che ha una relazione causale con l'esposizione professionale residenziale o domestica all'asbesto. Edoardo è stato un operaio all' "Eternit" una fabbrica dove, appunto, si lavorava questo materiale. Tra Luca ed Edoardo, che non si vedono da anni, i rapporti sono difficili e tesi: Luca rimprovera al padre di aver provveduto a fornirgli soltanto i bisogni materiali e di non essere stato vicino affettivamente né a lui né alla madre ormai morta. Edoardo è anche lui un uomo triste e solo e non accetta l'aiuto del figlio che vuole, comunque, stargli vicino e che per fare ciò si allontana anche da Raffaella. Inizia, così, un lungo e difficile viaggio per i due uomini fatto di conoscenza di sé e dell'altro, di segreti svelati e di sentimenti ritrovati. Luca si documenta sul mesotelioma e sull'amianto sia attraverso articoli di giornale, sia attraverso le testimonianze dei familiari di altre vittime, sia, soprattutto attraverso i racconti di suo padre. Questi gli racconta di come tutta la città di Casale Monferrato, dove i due vivono, fosse ricoperta da sottili polveri bianche, di come le sponde del fiume Po sembrassero degli isolotti di sabbia bianca dove sostare e giocare, ma anche di come già qualche operaio sospettasse della pericolosità della sostanza usando, inutilmente, mascherine e tute per proteggersi. Edoardo stesso ricorda di come, inizialmente, Luca giocasse con i coriandoli sui capelli del padre, in realtà amianto, e di come poi preoccupato non glielo avesse più consentito, generando così nel figlio la sensazione di non essere amato e di essere scostante. Gli ricorda anche di aver cercato di allontanarlo dalla città, facendogli cercare lavoro altrove, per cercare di proteggerlo. Tutto questo avviene mentre a Casale Monferrato si sta per svolgere uno dei più grandi processi relativi all'amianto contro i proprietari della fabbrica. Alla radice della tragedia viene posta l'inconsapevolezza che ha riguardato tutti e la responsabilità che grava sulle spalle di quei pochi, che, invece, conoscevano i pericoli insiti nell'esposizione continuata all'asbesto. Luca, grazie anche all' incoraggiamento del padre, che gli rivela di averlo visto segretamente recitare e di considerarlo un bravo attore, progetta di recuperare il teatrino dove aveva mosso i primi passi da attore e di mettere in scena uno spettacolo sull'amianto. In breve tempo, però, una crisi più forte delle altre causa la morte di Edoardo. È un durissimo colpo per Luca che crolla psicologicamente e ricade nell'alcol. Durante un suo vagare senza meta per la città, proprio durante una manifestazione contro i responsabili della tragedia dell'amianto, Luca incontra Raffaella, che lo segue decisa a stare vicino all'uomo che ama. Il ragazzo accetta la sua presenza e si lascia aiutare dalla donna. Dopo un po' di tempo, al rinnovato teatrino, ritroviamo Luca, attore, che recita la vicenda di un uomo, felice per aver trovato un "posto sicuro" che gli consente di sposare la sua amata fidanzata e di crescere il figlio che da loro nascerà, Luca. È la storia di suo padre.
Produzione[modifica | modifica wikitesto]
Il film è stato prodotto nel 2014 da Indiana Production (Il capitale umano, La prima cosa bella e Il nome del figlio) in coproduzione con "La Piccola Società" e con Rai Cinema.
Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]
Nelle sale italiane dal 3 dicembre 2015.[1]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Paolo D'Agostino, "Un posto sicuro", la potenza di una storia vera, la Repubblica, 1 dicembre 2015.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Francesco Ghiaccio e Marco D'Amore, Un posto sicuro, Segrate (MI), Sperling & Kupfer, novembre 2015, p. 192, ISBN 9788820059828.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Un posto sicuro, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- (EN) Un posto sicuro, su IMDb, IMDb.com.
- (EN, ES) Un posto sicuro, su FilmAffinity.
- (EN) Un posto sicuro, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- Un posto sicuro, in MYmovies.it, Mo-Net Srl.