Umberto Pellegrini

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Umberto Pellegrini

Umberto Pellegrini (Patrica, 31 agosto 1930Milano, 22 agosto 2014) è stato un fisico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

I suoi studi, spesso in collaborazione con Emilio Gatti,[1] rivolti soprattutto allo sviluppo e realizzazione di microprocessori e circuiti integrati[2] e alla loro applicazione in ambito industriale e aerospaziale[3], sono alla base degli sviluppi delle telecomunicazioni, dell'informatica e dell'hardware fra gli anni sessanta e ottanta del XX secolo, di cui è stato ed è considerato un pioniere.[1][4][5][6]

Direttore generale (1960-1968) della LABEN Laboratori Elettronici Nucleari[7], a cavallo fra gli anni sessanta e settanta del XX secolo diresse la realizzazione del primo minicomputer italiano, il LABEN 70[7] e in seguito come direttore delle ricerche avanzate della Olivetti presso l'Olivetti Advanced Technology Center (ATC) di Cupertino (1974-1980), diresse e coordinò le ricerche che portarono alla nascita dei circuiti e dei chip LSI[8][9], usati per la realizzazione della prima macchina per scrivere elettronica al mondo, la Olivetti ET 101. Dal 1974 al 1980 è stato direttore generale e amministratore delegato (1968-1974) della MONTEDEL-Montedison Elettronica. Membro consiliare del Comitato per l’ingegneria del CNR [10][11] e docente presso il dipartimento di fisica dell'Università degli studi di Milano[12], è stato autore di numerose pubblicazioni[13][14] di microelettronica ed elettronica digitale.[15]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b LABEN Laboratori - LABEN 70.
  2. ^ (EN) United States Patent Office, Official Gazette of the United States Patent Office, The Office, 1970. URL consultato il 25 maggio 2022.
  3. ^ Umberto Pellegrini, L'informatica distribuita: aspetti tecnici, economici e sociali della nuova tecnologia dell'informazione, Franco Angeli, 1981, ISBN 978-88-204-1655-3, OCLC 846788056. URL consultato il 25 maggio 2022.
  4. ^ Angelo Airaghi e Paolo Bisogno, Il ricercatore nell'industria italiana, F. Angeli, 1984, ISBN 978-88-204-4564-5. URL consultato il 25 maggio 2022.
  5. ^ (EN) J. E. Rijnsdorp, Case Studies in Automation Related to Humanization of Work: Proceedings of the IFAC Workshop, Enschede, Netherlands, 31 October - 4 November 1977, Elsevier, 18 maggio 2014, ISBN 978-1-4831-6152-5. URL consultato il 25 maggio 2022.
  6. ^ (EN) Nuclear Science Abstracts, Oak Ridge Directed Operations, Technical Information Division, 1970. URL consultato il 25 maggio 2022.
  7. ^ a b Aicanet Laben, su aicanet.it.
  8. ^ Archivio Storico Olivetti, su archividigitaliolivetti.archiviostoricolivetti.it. URL consultato il 25 maggio 2022.
  9. ^ Umberto Pellegrini, Apparatus for improving the differential linearity of analog-to-digital converters, US3531797A, 29 settembre 1970. URL consultato il 25 maggio 2022.
  10. ^ membri CNR (PDF).
  11. ^ www.ifac.cnr.it, http://www.ifac.cnr.it/. URL consultato il 25 maggio 2022.
  12. ^ Dipartimento fisica Unimi, Dipartimento fisica Unimi (PDF).
  13. ^ https://www.google.it/books/edition/Tecniche_di_elettronica_digitale/fpVfswEACAAJ?hl=it
  14. ^ inauthor:"Umberto Pellegrini" - Cerca con Google, su www.google.it. URL consultato il 25 maggio 2022.
  15. ^ Pubblicazioni su wordcat, su worldcat.org.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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