Trichiini

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Trichiini
Stripsipher orientalis
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezioneColeopteroidea
OrdineColeoptera
SottordinePolyphaga
InfraordineScarabaeiformia
SuperfamigliaScarabaeoidea
FamigliaScarabaeidae
SottofamigliaCetoniinae
TribùTrichiini
Fleming, 1821
Sottotribù

Trichiini Fleming, 1821 è una tribù di coleotteri scarabeidi della sottofamiglia Cetoniinae.[1]

Il genere più noto in Europa è probabilmente Trichius.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Adulto[modifica | modifica wikitesto]

Variano la loro forma tra i 6 e i 65 mm.[senza fonte]Presentano un corpo generalmente ovale e tozzo, la cui colorazione varia a seconda della specie, passando dagli schemi cromatici di Trichius fasciatus fino al monocromatismo di Osmoderma eremita. Alcune specie, come quelle appartenenti al genere Trichius presentano una pronunciata pubescenza sul pronoto e sulla parte inferiore del corpo.

Larva[modifica | modifica wikitesto]

Larva di Gnorimus nobilis.

Le larve hanno l'aspetto di vermi bianchi dalla forma a "C". Presentano le tre paia di zampe atrofizzate ed il cranio sclerificato.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Gli adulti sono visibili a partire dalla primavera e si alimentano delle secrezioni zuccherine di gambi, foglie, frutta e fiori di diverse specie di piante. La maggior parte delle larve si sviluppa nel legno marcio ma esistono alcune specie rizofaghe o coprofaghe.[senza fonte]

Sistematica[modifica | modifica wikitesto]

La tribù è suddivisa nelle seguenti sottotribù:[1]

In Italia sono presenti le seguenti specie:[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Patrice Bouchard, Yves Bousquet e Anthony Davies, Family-Group Names In Coleoptera (Insecta), in ZooKeys, vol. 88, 4 aprile 2011, pp. 1–972, DOI:10.3897/zookeys.88.807. URL consultato il 6 giugno 2023.
  2. ^ Alberto Ballerio, Antonio Rey, Marco Uliana, Marco Rastelli, Sergio Rastelli, Marcello Romano, Loris Colacurcio, Scarabeoidea d'Italia, su societaentomologicaitaliana.it, Scarabeoidea d'italia.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Schenkling Sigmund, Scarabaeidae: Trichiinae, Valginae, Berlino, W. Junk, 1922

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Artropodi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di artropodi