Torre di Portonuovo

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Torre di Portonuovo
Ubicazione
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegionePuglia
CittàVieste
Coordinate41°50′27.79″N 16°10′57.43″E / 41.841054°N 16.18262°E41.841054; 16.18262
Informazioni generali
TipoTorre
Inizio costruzione1568
voci di architetture militari presenti su Wikipedia
Torri costiere del Gargano


Torri costiere da Nord-Ovest a Sud-Est
Progetto:Torri costiere
Portale:Puglia

La Torre di Portonuovo venne costruita nel 1568 ed è la decima torre costiera appartenente al territorio della Capitanata. Eccone la descrizione 26 anni dopo la sua costruzione, tratta dal manoscritto di Carlo Gambacorta "Visita delle Torri di Capitanata nel mese di dicembre 1594":

«Questa decima Torre detta Portonuovo non è ben collocata perché non ha che guardare porti, dalla parte verso Bari guarda la Torre Gattarella e verso Tremiti vicino esti guarda lo castillo di Vesti, che ci sta un canaliero, e non può essere fatta ad altro fine, che per scacciare alcuno nascosto che andasse dietro l'isola che sta dirimpetto; l'istesso Castillo la guarda, e perciò son de parere rilevi la guardia Reale. Ha corrispondenza con la retta della Gattarella, San Felice, e la Testa, e verso tremiti con lo castillo di Vesti. Bisognarria un mezzo sacro.»

Nel 1685 la torre ha bisogno "dell'astrico di basso e resarcire quello di sopra e parte delle muraglie". Presentava in origine tre caditoie oggi scomparse dopo un crollo e il successivo restauro; segue lo schema tipico delle torri del tardo periodo vicereale: pianta quadrata, massicce pareti di conci di pietra inclinate a scarpa, piccolissime aperture.

Oggi è occupata abusivamente.

L'assalto del 1680[modifica | modifica wikitesto]

Il 4 settembre 1680, nel tratto di costa tra Peschici e Vieste, sbarcarono 160 Turchi. I predoni, a Vieste, si diedero al saccheggio; mentre altri assaltarono la Torre di Portonuovo. Finalmente, da Peschici sopraggiunsero due galee veneziane, fra cui la capitana del golfo guidata da Geronimo Garzon. I Turchi, riconosciutala, si diedero velocemente alla fuga verso Levante. Era stata la guarnigione spagnola che presidiava il Castello di Vieste a dare l'allarme, ma soprattutto le galee veneziane che controllavano la costa da Sfinale a Peschici. Inseguiti dalle due galee veneziane, i Turchi si rifugiarono a Ragusa vecchia, da dove contavano di ripartire all'assalto di questo tratto di costa. Se questo progetto non si concretizzò fu solo grazie alla vigile presenza delle navi della Serenissima sul tratto di mare antistante la costa.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Teresa Rauzino, Sulle rotte dei pirati... all'assalto del Gargano, in La memoria dimenticata, microstorie, 2008ª ed., 2008. URL consultato il 31 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2008).
  • Biblioteca Nazionale di Parigi, Ms Italiani 470: Carlo Gambacorta, Visita delle torri di Capitanata nel mese di dicembre 1594 e di quelle d'Abruzzo nel mese di ottobre 1598 (Relazione del Marchese di Celenza al Marchese Olivarez), Chieti 20 dicembre 1598
  • Romano Starace, Torri costiere della Capitanata: l'ispezione del marchese di Celenza, Manfredonia, Sudest, 2010, ISBN 978-88-95811-20-8.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]