Torre di Portocarello

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Torre di Portocarello
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàCastellammare di Stabia
Coordinate40°41′26.55″N 14°28′23.82″E / 40.690707°N 14.473282°E40.690707; 14.473282
Informazioni generali
TipoTorre costiera
Termine costruzione1635
Demolizione1930
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La torre di Portocarello è stata una torre costiera di avvistamento di Castellammare di Stabia.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La torre fu edificata per volere del viceré Manuel de Acevedo y Zúñiga, nel 1635, in una insenatura lungo la costa, nei pressi di Pozzano, per proteggere la nuova strada per Sorrento dalle incursioni dei pirati[1]; a testimonianza della sua edificazione venne posta sulla torre una lapide in marmo con la scritta:

(LA)

«PATEFACTA AD IUGUM COLLIS
VIA NUPERA
A PIRATARUM INCURSIONE
DUPLICI TUTUS MUNIMENTO EST
EMMANUEL FONSECA ET ZUNICA
COMES MONTIS REGIS PROREX
AN. SAL. HUM MDCXXXV»

Nel 1743, come testimoniato nel catasto della città, la torre, così come la zona circostante, era già conosciuta con il nome di Portocarello: tale denominazione potrebbe derivare o da piccolo porto, nel quale attraccavano le barche calcinare e, successivamente alla costruzione del cantiere navale[2], utilizzato per la riparazione e l'allestimento delle navi da guerra, oppure da perticarello, ossia piccola pertica, probabilmente per l'abbondante crescita nel luogo di alberi adatti per l'uso di pali per le pertiche[1].

La torre venne abbattuta nel 1930 per permettere la costruzione di una fabbrica di calce e cementi[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Vari, p. 27.
  2. ^ Vanacore, p. 221.
  3. ^ Vari, p. 28.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Autori vari, Cultura e società, Scafati, Cartotecnica CRTS, 2007, ISBN non esistente.
  • Catello Vanacore, Un comune dell'Italia Meridionale nel secolo XVI - L'universitas di Castellammare di Stabia e il Catastus civitatis del 1554, Cava de' Tirreni, Grafica Metelliana, 2014, ISBN non esistente.