Torre di Petacciato

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Torre di Petacciato
Rudere della torre di Petacciato
Ubicazione
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
CittàPetacciato
IndirizzoContrada Torre, SS 16
Coordinate42°01′28.43″N 14°53′08.03″E / 42.024563°N 14.885563°E42.024563; 14.885563
Mappa di localizzazione: Italia
Torre di Petacciato
Informazioni generali
TipoTorre saracena
StileCinquecentesco
Inizio costruzioneXVI secolo
Materialemuratura mista
Condizione attualerudere
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La Torre di Petacciato, detta comunemente Torre Petacciata, appartiene all'omonimo Comune di Petacciato, nella provincia di Campobasso, lungo la Strada Statale 16, a circa 7 metri dalla riva.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Venne eretta nel 1568 con censimento nel 1594, ricoprendo, come ci descrive Gambacorta, il ruolo di venticinquesima ed ultima torre saracena della Capitanata durante il Viceregno di Napoli.[1][2]

Era in diretta comunicazione con le torri di Montebello, del Trigno e del Sinarca, anche se da subito presentò problemi strutturali, dovuti proprio alle condizioni meccaniche e morfologiche del terreno di fondazione, che in questa area è a carattere franoso.

Nel 1777 una frana fece cedere le fondamenta, spaccandola a metà con conseguente crollo delle volte, un abbassamento di 2 metri e una traslazione di 4 metri verso Nord-Est del moncone rivolto alla spiaggia.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Originariamente si presentava come una classica torre vicereale, con pianta quadrata di 11 metri per lato e un corpo troncopiramidale scarpato di 12 metri in altezza, composto in muratura mista e sviluppato su due livelli accessibili, in questo caso, dal pianterreno, che ospitava le scuderie ed era raggiungibile con una passerella.[1][2]

L'alloggio era localizzato al primo piano, munito di finestre, un camino e una scala che portava alla terrazza armata, con una guardiola e un parapetto merlato e sorretto da quattro mensoloni per ogni facciata.[1]

Si presenta tutt'oggi diroccata a causa della frana delle fondazioni, che la lasciò in una permanente inagibilità, permettendo però una visuale sezionata degli interni.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e GLP_Architecture, Le torri costiere del Molise, su Giuseppe La Porta, 11 ottobre 2022. URL consultato il 15 ottobre 2022.
  2. ^ a b Starace Romano, Torri costiere della Capitanata. L'ispezione del marchese di Celenza, Manfredonia 2010. ISBN 978-88-95811-20-8.

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