Torre Donà

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Torre Donà
Vista della Torre Donà da piazza Matteotti.
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
CittàRovigo
IndirizzoPiazza Giacomo Matteotti
Coordinate45°04′13.2″N 11°47′15.78″E / 45.070333°N 11.787717°E45.070333; 11.787717
Mappa di localizzazione: Italia
Torre Donà
Informazioni generali
Altezza51,26 m
Materialemattoni
Condizione attualebuone
Visitabilesu prenotazione
Informazioni militari
Funzione strategicaDifensiva
Termine funzione strategicaXVIII secolo
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Torre Donà è il mastio del castello di Rovigo, uno dei simboli della città[1] e una delle tre torri di epoca medioevale sopravvissute del centro abitato del Veneto meridionale, oltre che capoluogo dell'omonima provincia e del Polesine.

Particolarmente caratteristica per la sua pendenza e per il suo alto merlo che ospitò per secoli la campana cittadina, è considerata tra le più alte torri italiane di origine medievale, con i suoi 51,26 metri di altezza[2]. Di natura essenzialmente difensiva, questa risulta costruita in mattoni e laterizi regolari, disponendo di poche finestre ad arco ed alcune di esse ad arco a tutto sesto, il tutto ornato da una merlatura ghibellina in cotto, disposta agli angoli della torre.

La struttura risulta ben conservata, per anni accessibile al pubblico, e ripropone l'aspetto delle diverse altre torri a funzione di difesa presenti in città. Un progetto relativo alla riqualificazione dell'area e al restauro del castello e delle sue componenti, protrattosi a cavallo del XX e XXI secolo, ha permesso di riaprire al pubblico con guida turistica a supporto nell'estate 2020[3][4].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Fortificazioni medievali di Rovigo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Quendolo 2008, p. 87.
  2. ^ Boscolo e Lonetti 2008.
  3. ^ Pronto il regolamento, nei prossimi mesi aprirà alle visite la medievale torre Donà, su Il Gazzettino.it, 22 giugno 2020. URL consultato il 29 giugno 2020.
  4. ^ Lauretta Vignaga, Torre Donà un'attrazione per i turisti, su ventaglio90.it, 15 giugno 2020. URL consultato il 29 giugno 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Nicola Boscolo e Giuseppe Lonetti, Torri in Polesine - segni e tracce del sistema difensivo, Rovigo, Accademia dei Concordi, 2008, ISBN non esistente.
  • Alessandra Quendolo (a cura di), Archeologia dell'Architettura, XI, 2006 - L'analisi stratigrafica dell'elevato: contributi alla conoscenza delle architetture fortificate e al progetto di restauro, Atti del convegno (Udine, 10 novembre 2006), Volume 11 di Archeologia dell'architettura, All'Insegna del Giglio, 2008, ISBN 9788878143623.
  • Luigi Stocco, Rovigo e la sua Storia, Rovigo, Minelliana, 1974, ISBN non esistente.
  • Leobaldo Traniello, L'origine di Rovigo. Contributo alla storia urbanistica della città per servire come contributo dell'urbanistica alla storia, Rovigo, Minelliana, 1975, ISBN non esistente.
  • Leobaldo Traniello, Andreina Milan, Rovigo: ritratto di una città, Rovigo, Edizione Minelliana, 1988, ISBN non esistente.

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