Tiberio Coruncanio

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Tiberio Coruncanio
Console della Repubblica romana
Nome originaleTiberius Coruncanius
GensCoruncania
Consolato280 a.C.
Pontificato maxdal 254 a.C.

Tiberio Coruncanio (Tiberius Coruncanius in latino; ... – ...; fl. III secolo a.C.) è stato un politico e religioso romano, figlio del plebeo Tiberio.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

«Tiberius Coruncanius, ut dixit, qui primus profiteri coepit»

Da console, nel 280 a.C., sconfisse le città etrusche di Vulci e Volsinii, e per questo ottenne il trionfo.

Nel 254 a.C. fu il primo plebeo ad essere eletto pontefice massimo a Roma.[senza fonte]

Stabilì che le riunioni dei pontìfices fossero aperte al pubblico e successivamente sancì l'Editto di Tiberio Coruncanio, con il quale stabiliva che l'onere dei cerimoniali dei sacra familiari incombeva su coloro che avessero acquisito il patrimonio del pater familias.

Diventò famoso per essere stato il primo Pontifex Maximus a publice profiteri (cioè dava insegnamenti e pareri in pubblico). Un'altra novità fu la rivelazione pubblica di alcuni atti religiosi, tenuti nascosti dai pontefici precedenti: esempi sono la rivelazione del calendario, oltre alla metodologia processuale e all'interpretatio delle XII tavole, sino a quel momento tenuta segreta, affinché anche i giuristi laici a poco a poco poterono interpretare il diritto delle tavole.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Carlo Augusto Cannata, Tiberius Coruncanius, qui primus publice profiteri coepit. L'inizio dell'insegnamento pubblico del diritto, in Mél. Grossen, Francoforte, Bale-Francfort s/M., 1992, pp. 485 ss.
  • Carlo Augusto Cannata, Per una storia della scienza giuridica europea, Vol. 1 Dalle origini all'opera di Labeone, Torino, Giappichelli, 1997, ISBN 9788834870709.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Fasti consulares Successore
Lucio Emilio Barbula
e
Quinto Marcio Filippo
(280 a.C.)
con Publio Valerio Levino
Publio Sulpicio Saverrione
e
Publio Decio Mure
Predecessore Pontefice Massimo Successore
ignoto dal 254 a.C. al 241 a.C. Lucio Cecilio Metello
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