Third Eye (Redd Kross)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Third Eye
album in studio
ArtistaRedd Kross
Pubblicazione14 settembre 1990
Durata43:59
Dischi1
Tracce11
GenereRock alternativo
EtichettaAtlantic
ProduttoreMichael Vail Blum
Redd Kross - cronologia
Album precedente
Neurotica
(1987)
Album successivo
Phaseshifter
(1993)

Third Eye è il terzo album in studio di Redd Kross. È stato pubblicato dalla Atlantic Records il 14 settembre 1990.[1] Include "Annie's Gone", che ha raggiunto il numero 16 nella classifica dei brani alternativi di Billboard. La donna nuda mascherata sulla copertina dell'album è Sofia Coppola.[2][3] Il chitarrista della band Robert Hecker ha fornito la voce in "1976", facendo una rappresentazione di Paul Stanley, che ha portato le persone a credere che Stanley cantasse[4].

Alex Henderson di AllMusic ha dato all'album 4,5 stelle su 5, dicendo: "Mentre alcuni appassionati di punk mancavano al vecchio Kross, questo album decente ma non eccezionale dimostra che la band era ancora utile all'alba degli anni '90". Greg Sandow di Entertainment Weekly ha dato all'album un voto con B, dicendo: "I loro echi inquietanti degli anni '60 devono essere presi con una montagna o due di ironia, che - presa la tua scelta - dà profondità all'album, oppure pesa l'incantevole gruppo di piccole melodie con più significato di quanto loro possano sopportare facilmente."

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. The Faith Healer – 3:52
  2. Annie's Gone – 3:36
  3. I Don't Know How to Be Your Friend – 3:55
  4. Shonen Knife – 3:22
  5. Bubblegum Factory – 2:50
  6. Where I Am Today – 5:03
  7. Zira (Call Out My Name) – 4:09
  8. Love Is Not Love – 4:32
  9. 1976 – 3:44
  10. Debbie & Kim – 4:01
  11. Elephant Flares – 4:03

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Jason Mendelsohn e Eric Klinger, Counterbalance: Redd Kross' 'Third Eye', in PopMatters, 9 maggio 2014. URL consultato il 21 maggio 2018.
  2. ^ Bob Mack, Sofia Coppola and Redd Kross, in Entertainment Weekly, 7 dicembre 1990. URL consultato il 21 maggio 2018.
  3. ^ Kory Grow, Redd Kross on the Pop Culture Obsessions That Shaped Their Band, in MTV, 17 agosto 2012. URL consultato il 21 maggio 2018.
  4. ^ Cam Lindsay, Rank Your Records: Steven McDonald Ranks the Eight Redd Kross Records, in Noisey, 11 novembre 2016. URL consultato il 21 maggio 2018.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Musica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica