Terres
Terres frazione | |
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Terres da nord | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Trento |
Comune | Contà |
Territorio | |
Coordinate | 46°19′N 11°01′E / 46.316667°N 11.016667°E |
Altitudine | 593 m s.l.m. |
Superficie | 6,35 km² |
Abitanti | 320[1] (31-12-2015) |
Densità | 50,39 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 38093 (già 38010) |
Prefisso | 0461 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cod. catastale | L137 |
Targa | TN |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona F, 3 164 GG[3] |
Nome abitanti | terresani |
Patrono | santi Filippo e Giacomo |
Giorno festivo | 11 maggio |
Cartografia | |
Terres (Tères[4] in noneso) è una frazione[5] di 320 abitanti del comune di Contà, nella provincia di Trento. Ha una superficie di 6,35 km². Fino al 31 dicembre 2015 ha costituito un comune autonomo, che confinava con i comuni di Flavon, Nanno e Tuenno. Il 1º gennaio 2016 si è fuso con Cunevo e Flavon. Tali territori avevano costituito un comune unico già dal 1923 al 1947.
Terres è rinomato per la coltivazione delle mele, in particolare le qualità Golden delicious, Renetta canada e Red stark.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Origine del nome[modifica | modifica wikitesto]
Ritrovamenti archeologici[modifica | modifica wikitesto]
Nel paese di Terres sono stati ritrovati diversi reperti archeologici d'epoca romana:
- nel 1890 due tombe romane in tegoloni con iscrizione I. SEND:L P A e i resti di un falcetto in ferro; [6]
Ecclesiasticamente, Terres faceva parte della pievi di Flavon, ed è chiamata, in documenti del 1481, "villa Terresi" e "de Tereso plebis Flaoni vallis Ananie"[7].
Simboli[modifica | modifica wikitesto]
Lo stemma comunale si blasonava: Troncato: nel primo tagliato d'argento e di rosso, alla genziana di azzurro nell'argento e d'argento nel rosso; nel secondo d'argento, all'aquila bicipite d'azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]
- Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, sul colle di San Giorgio, la parrocchiale fu costruita tra il 1826 e il 1828 in stile neoclassico.
- Chiesa di San Giorgio, situata sul medesimo colle, ma molto più antica (XII secolo). All'interno conserva affreschi romanici del XIII secolo e altri affreschi attribuiti alla cerchia dei Baschenis.
Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]
- Palazzo Spaur, detto Castel Spaur, situato in via Borghetto. Fu costruito nel 1543, data incisa su un pilastro interno, nonostante il grande incendio del 1802 fu rinnovato dal conte Enrico Spaur.[8]. Nel corso dell'Ottocento fu venduto ai Benvenuti di Portolo prima e a Cristoforo Dalpiaz poi (1835).[9]
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[10]
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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5 giugno 1995 | 14 maggio 2000 | Arnaldo Miclet | Lista civica | Sindaco | |
15 maggio 2000 | 9 maggio 2005 | Arnaldo Miclet | Lista civica | Sindaco | |
10 maggio 2005 | 16 maggio 2010 | Arnaldo Miclet | Lista civica | Sindaco | |
17 maggio 2010 | 31 dicembre 2015 | Marco Martini | Lista civica | Sindaco | [11] |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2015.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Enrico Quaresima, Vocabolario anaunico e solandro, Firenze, Leo S. Olschki, 1991 [1964], p. XXIV, ISBN 88-222-0754-8.
- ^ Statuto comunale di Contà (PDF), su comune.conta.tn.it.
- ^ G. Roberti, 1914, p. 279
- ^ Hannes Obermair, Bozen Süd – Bolzano Nord. Schriftlichkeit und urkundliche Überlieferung der Stadt Bozen bis 1500, vol. 2, Bolzano, Città di Bolzano, 2008, pp. 179-180, n. 1200, ISBN 978-88-901870-1-8.
- ^ A Terres, con gli Spaur, su nosmagazine.it. URL consultato il 9 maggio 2024.
- ^ V. Asson, E. Giovannini & B. Lucchini, 1993, pp. 28-30
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Storico elezioni comunali - Terres, su tuttitalia.it. URL consultato il 2 maggio 2024.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Vittorio Asson, Elda Giovannini & Bruno Lucchini, Il Contà. Note di storia, economia, cultura e cronaca su Flavon, Terres e Cunevo, Calliano (TN), Manfrini (Cassa Rurale di Flavon), 1993.
- Carl Ausserer, Le famiglie nobili nelle valli del Noce, Cles, Centro Studi per la Val di Sole, 1985 [1900].
- Eleonora Callovi & Luca Siracusano (a cura di), Guide del Trentino. Val di Non: storia, arte, paesaggio, Trento, TEMI, 2005.
- Aldo Gorfer, Le valli del Trentino. Guida geografico-storico-artistico-ambientale. Trentino occidentale, Calliano (TN), Manfrini, 1975, ISBN 978-88-7024-118-1.
- Livio Job, I conti di Flavon, in «Studi Trentini di Scienze Storiche. Sezione seconda», 79/2, 2000 (pp. 167-219). (online)
- Walter Landi, "Il comitatus di Flavon fra individualità dinastiale e capitanato tirolese (XII-XIV secolo)", in: Il Contà. Uomini e territorio tra XII e XVIII secolo (a cura di M. Stenico & I. Franceschini), Nitida Immagine, Cles, 2015 (pp. 35-72).
- Jacopo Antonio Maffei, Periodi istorici e topografia delle valli di Non e Sole nel Tirolo meridionale, Rovereto, 1805. (online)
- Giulia Mastrelli Anzilotti, Toponomastica trentina: i nomi delle località abitate, Trento, Provincia autonoma di Trento. Servizio Beni librari e archivistici, 2003.
- Giacomo Roberti, Bricciche d'antichità , in «Pro Cultura», V, 1914, pp. 277-281. ([1])
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Terres
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Tèrres, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 313435516 · WorldCat Identities (EN) viaf-313435516 |
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