Termovalorizzatore di Acerra

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Termovalorizzatore di Acerra
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàAcerra
Coordinate40°58′42.5″N 14°23′02.61″E / 40.978473°N 14.384058°E40.978473; 14.384058
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Inaugurazione1º marzo 2009
Usoigiene ambientale
Realizzazione
CostruttoreImpregilo
ProprietarioRegione Campania

Il Termovalorizzatore di Acerra è un impianto di recupero di energia da rifiuti secchi tritovagliati con codice EER 191212 (l'impianto era originariamente stato concepito per lo smaltimento di combustibile derivato da rifiuti, o CDR, ma una serie di vicissitudini hanno determinato la sua modifica). L'impianto è sito in località "Pantano", nella periferia di Acerra (città metropolitana di Napoli). Attualmente dal trattamento dei rifiuti viene prodotta energia elettrica sufficiente per soddisfare il fabbisogno di 200'000 famiglie.[1] L'impianto è stato realizzato da una ATI (Associazione temporanea di imprese) composta da: Fisia italimpianti Spa, Impregilo Spa e Fisia Babcock Environment GmbH ed è stato collaudato nel 2010.

Il suolo è di proprietà del Ministero della difesa.

Organizzazione[modifica | modifica wikitesto]

Il trasporto dei rifiuti da conferire presso l'impianto è monitorato dalla Regione Campania che quotidianamente comunica alla Partenope Ambiente, la società che gestisce l'impianto, il quantitativo di rifiuti, la tipologia e la provenienza. Il rifiuto in entrata proviene dagli Stir della regione, eccetto quello di Giugliano per problemi di qualità anormale. I rifiuti in uscita (ceneri e fanghi) sono smistati negli impianti di inertizzazione rispettivamente a Brescia e a Gricignano di Aversa[2]. L'impianto tra l'altro è costituito da[3]:

  • un'avanfossa con tappeto per lo sversamento
  • una fossa da 3900 tonnellate per l'accoglimento dei rifiuti da trattare, mantenuta in lieve depressione per evitare la diffusione di odori molesti
  • tre forni a griglia mobile con sistema di accensione a gasolio capaci di smaltire complessivamente 90 tonnellate all'ora di rifiuti (approssimativamente corrispondenti a 600.000 t/anno)
  • tre generatori di vapore per il recupero dell'energia termica contenuta nei gas di combustione
  • una turbina per la produzione di energia elettrica di 107,5 MW (la produzione lorda è di circa 610 GWh/anno, mentre quella netta riversata in rete è di 550 GWh/anno, approssimativamente corrispondenti ai consumi di 200.000 utenze domestiche)
  • due aree preposte allo stoccaggio delle ecoballe di rifiuti da trattare
  • un'area di stoccaggio per la manutenzione straordinaria delle caldaie
  • un depuratore di fumi con sistema di monitoraggio per il controllo delle emissioni in atmosfera
  • tre pozzetti per le acque di scarico dotate di impianto di demineralizzazione (Demi)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Termovalorizzatore Acerra, su A2A S.p.A.. URL consultato l'11 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2019).
  2. ^ Relazione del sopralluogo effettuato presso l'impianto di termovalorizzazione di Acerra, sito nella zona industriale in località Pantano (PDF), su rifiuticampania.org, Provincia di Napoli, 28 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  3. ^ Osservatorio Ambientale, Il termovalorizzatore di Acerra [collegamento interrotto], su osservatorioacerra.it, Presidenza del Consiglio dei Ministri, 25 febbraio 2009, p. 3.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]