Teatro Trianon (La Spezia)

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Trianon
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàLa Spezia
IndirizzoVia Alessandro Manzoni
Realizzazione
Inaugurazione22 marzo 1913
ArchitettoVincenzo Bacigalupi
Coordinate: 44°06′18.99″N 9°49′25.99″E / 44.105274°N 9.823886°E44.105274; 9.823886

Il Teatro Trianon è una piccola sala teatrale della Spezia, in via Manzoni 37.

La storia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il suo notevole sviluppo di fine XIX secolo, La Spezia godeva di una sua particolare vivacità culturale e aveva necessità di una sala idonea ad ospitare spettacoli leggeri, ma di qualità.

Un nuovo teatro fu così costruito al quartiere del Torretto[1], nel pieno centro storico della città, grazie a un brillante progetto dell'architetto Vincenzo Bacigalupi[2] e fu inaugurato nel 1907.

La sala rettangolare, dotata di platea, galleria e barcacce offriva uno spazio elegante, con un arredo di poltrone in velluto che richiamavano la verde tonalità predominante.

Il progetto di Bacigalupi era risultato pregevole al punto tale da meritare un premio speciale all'Esposizione universale di Parigi di quegli anni.

Sul suo palcoscenico si esibirono subito famosi artisti[3] furono presentati spettacoli di prim'ordine. Nel teatro si svolsero anche esibizioni futuriste guidate da Marinetti.

Nonostante il primo successo, la vita del piccolo teatro è stata breve: lo scoppio del primo conflitto mondiale ne spense l'attività che nel primo dopoguerra si protrasse fino al 1925. Alla chiusura sono seguiti lunghi anni di abbandono e di degrado dello stabile.

Dopo tre anni di restauro[4], la sala è stata recuperata e adibita a sede di eventi teatrali e culturali.

L'architettura[modifica | modifica wikitesto]

La facciata del teatro si presenta a due piani. Il semplice ampio portale d'ingresso è affiancato da pilastri con capitelli a fiore di loto; al livello superiore è una finestra ad arco ribassato, circondata da decori floreali e putti.
Una scultura di maschera teatrale classica, con evidente allusione alla funzione dell'edificio, sporge nella chiave d'arco.

La copertura della sala rettangolare è raccordata a curva alle pareti ed è sostenuta da travature rivestite da stucchi. Le barcacce sono sostenute da mensole variamente decorate.

Al fondo della sala il boccascena, ad arco ribassato, è particolarmente suggestivo. Ai suoi due angoli e sulla prima porzione delle pareti laterali sono due gruppi di quattro cariatidi, ciascuna su altrettanti piedistalli decorati da sfingi alate, e addossate alle costolature che salgono a cingere le pareti. Le otto figure femminili vestono un peplo classico, sono atteggiate con le braccia sollevate e le mani incrociate a circondare le lampade di servizio.

La decorazione statuaria e gli stucchi, recuperati per quanto possibile dai restauri, sono opera dell'allora emergente Augusto Magli, mentre gli affreschi , pressoché perduti, sono di Vittorio Giorgi ed i ferri battuti di Cremonini.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il teatro fu costruito, con l'immobile che lo ospita, nel 1905 dai coniugi Beniamino e Felicita Vicchi, al loro rimpatrio dall'Argentina dove avevano avuto successo in loro iniziative industriali.
  2. ^ Vincenzo Bacigalupi sr (Parma, 1871-1952) è stato autore di importanti edifici liberty alla Spezia. Anche suo figlio, Gino (1896-?), ed il nipote Vincenzo jr (La Spezia 1930 - Roma 2014), sono stati architetti attivi alla Spezia.
  3. ^ Alcuni tra i più grandi artisti dell’epoca calcarono il suo palcoscenico: Petrolini, Cuttica, De Marco, Maldacea, Lydia Johnson, senza dimenticare l'allora esordiente Totò sono tra i nomi più famosi che si sono esibiti al suo interno.
  4. ^ Negli anni '10 del XXI secolo.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]