Tarentola angustimentalis
Tarantola delle Canarie orientali | |
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Tarentola angustimentalis | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Classe | Reptilia |
Ordine | Sauria |
Sottordine | Squamata |
Infraordine | Gekkota |
Famiglia | Phyllodactylidae |
Genere | Tarentola |
Sottogenere | Tarentola |
Specie | T. angustimentalis |
Nomenclatura binomiale | |
Tarentola angustimentalis Steindachner, 1891 | |
Sinonimi | |
Tarentola (Tarentola) angustimentalis | |
Nomi comuni | |
Tarantola delle Canarie orientali | |
Areale | |
Distribuzione di T. angistimentalis in rosso
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La tarantola delle Canarie orientali[3] (Tarentola angustimentalis Steindachner, 1891) è un piccolo sauro appartenente alla famiglia Phyllodactylidae, endemico delle Isole Canarie.[2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]T. angustimentalis presenta una sagoma piuttosto tozza e schiacciata. Misura dai 6,4 cm, per gli esemplari femmina, ai 7,7 cm, nel caso dei maschi, esclusa la coda, la cui lunghezza supera quella del corpo. La fronte ed il "viso" sono relativamente larghi. Il bordo anteriore dell'orecchio non presenta seghettatura. La parte periferica del dorso è ricoperta di tubercoli, mentre la parte centrale è dotata di una o più creste allineate.
Il dorso, di colore grigio, è attraversato longitudinalmente da una linea più chiara, e trasversalmente da una serie di strisce più scure. Il colore degli occhi varia dal dorato al marrone.
Le femmine si differenziano dai maschi, oltre che per dimensioni e stazza, per la presenza di piccoli artigli retrattili situati sul primo, secondo e quinto dito.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]È una specie prevalentemente notturna, sebbene sia possibile osservarla occasionalmente anche nelle giornate soleggiate. Come tutti gli animali a sangue freddo, sfrutta infatti il calore del sole per regolare la temperatura del proprio corpo.
Interagisce con i suoi simili emettendo dei piccoli richiami; la comunicazione vocale sembra, infatti, essere il mezzo di comunicazione principale, soprattutto nel periodo dell'accoppiamento.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]È una specie insettivora e la sua dieta comprende coleotteri, imenotteri, diplopodi e ragni.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Si riproduce, probabilmente, due volte l'anno e la femmina dovrebbe deporre 1-2 uova, secondo alcune fonti. La tempreratura esterna può influire sul periodo di incubazione e sul sesso dell'embrione. I piccoli misurano circa 2,5 cm, coda esclusa, che misura, in media, 2,2 cm. Pesano circa 375 mg.
In cattività, vivono circa 17 anni, come è stato osservato.[4]
Predatori
[modifica | modifica wikitesto]È spesso preda di gatti, barbagianni e occhioni.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]T. angustimentalis è endemica delle Isole Canarie orientali. Il suo areale include zone rocciose, muri, aree dunali, campi coltivati e abitazioni. È segnalata dal livello del mare[4] fino a 800 metri di altezza.[1]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Considerata, inizialmente, una sottospecie di T. mauritanica, venne poi classificata come una specie a sé.[4]
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La densità della popolazione è molto elevata e non sembrano esservi particolari minacce, motivo per il quale la IUCN Red List la considera una specie a rischio minimo (Least Concern).[1] Parte della popolazione vive in aree protette.
T. angustimentalis è inserita nell'Allegato IV della Direttiva Habitat.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Jose Antonio Mateo Miras et al. (2009).
- ^ a b (EN) Tarentola angustimentalis STEINDACHNER, 1891, su The Reptile Database, Zoological Museum Hamburg. URL consultato il 12 agosto 2015.
- ^ Tarentola angustimentalis Steindachner, 1891, su PESI Portal. URL consultato il 13 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
- ^ a b c Perenquén majorero.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Jose Antonio Mateo Miras, Valentin Pérez-Mellado, Iñigo Martínez-Solano 2009, Tarentola angustimentalis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 12 agosto 2015.
- (ES) Perenquén majorero - Tarentola angustimentalis Steindachner, 1891 (PDF), su Enciclopedia virtual de los vertebrados españoles, Museo Nacional de Ciencias Naturales CSIC, 29 luglio 2009. URL consultato il 12 settembre 2015.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tarentola angustimentalis
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