Tapít

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Tapít
Origini
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
RegionePiemonte
Zona di produzioneOleggio
Dettagli
Categoriadolce
Ingredienti principaliacqua
farina
zucchero

Il tapín (al plurale tapít) è un prodotto alimentare composto da farina, acqua, zucchero e bicarbonato d'ammonio, un agente lievitante per dolci.
È un biscottino tipico carnevalesco della città di Oleggio, in provincia di Novara.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Il termine tapít potrebbe richiamare la forma di piccoli bottoni e tappi. Tradizionalmente il tapít viene preparato e consumato durante il periodo di carnevale perché la sua storia si riconduce ad una leggenda con protagonista una delle due maschere tipiche oleggesi, ossia il Pirín.

La leggenda narra che nel XIV secolo Oleggio fosse dominata dal duca Barnabò Visconti, fratello di Galeazzo, che all'interno delle mura cittadine costruì una casa per i suoi 5000 cani, ma essendo troppo piccola alcuni di essi furono dati da accudire e mantenere ai cittadini. Ogni 15 giorni gli animali erano portati davanti a Barnabò, il quale poteva decidere di confiscare beni o imprigionare gli oleggesi che non riuscivano a mantenerli in buona salute. Per cercare di liberare il paese dal tiranno, un popolano del borgo di San Donato di nome "Pirín" cercò di assassinare il duca milanese offrendogli dei tapít avvelenati ma, scoperto, fu poi condannato a morte.

Preparazione[modifica | modifica wikitesto]

Si impastano tutti gli ingredienti formando un panetto, da questo si stacca un pezzetto che viene arrotolato, come se si facessero gli gnocchi, creando un salsicciotto. Da questo vengono tagliati dei piccoli cilindretti di pochi millimetri e schiacciati con un dito formando come dei bottoncini. Si infornano a forno caldo a circa 200 °C per 10 minuti. Una volta tirati fuori dal forno si lasciano raffreddare in modo che ottengano la loro tipica croccantezza.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Autori vari, Oleggio memorie, Comune di Oleggio, 1994.
  • Autori vari, Mi gioco Oleggio, Comune di Oleggio, 2017.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Origini e Storia, su comune.oleggio.no.it. URL consultato l'11 marzo 2019.
  • Tapìt, su veganblog.it. URL consultato l'11 marzo 2019.