Suore di San Giuseppe del Sacro Cuore di Gesù

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Le Suore di San Giuseppe del Sacro Cuore di Gesù (in inglese Sisters of St Joseph of the Sacred Heart of Jesus o Brown Josephites) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla R.S.J.[1]

Mary MacKillop, fondatrice della congregazione

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini della congregazione risalgono al 1866, quando Julian Tenison Woods (1832-1889), sacerdote della diocesi australiana di Adelaide, aprì a Penola (Australia Meridionale) una scuola parrocchiale gratuita e ne affidò la direzione alla sua collaboratrice Mary MacKillop (1842-1909): l'anno seguente Woods venne nominato dal vescovo Laurence Sheil responsabile diocesano per l'educazione cattolica; il 2 luglio 1867 venne inaugurata una scuola anche ad Adelaide, gestita dalla MacKillop e da alcune sue compagne.[2]

Il 17 dicembre 1868 il vescovo Sheil eresse le Suore di San Giuseppe del Sacro Cuore di Gesù in congregazione di diritto diocesano: le religiose crebbero rapidamente di numero e venivano inviate a piccoli gruppi ad aprire scuole parrocchiali nelle zone rurali e più isolate della regione.[2]

L'istituto ricevette il decreto di lode dalla Congregazione di Propaganda Fide il 21 aprile 1874 e venne approvato definitivamente Santa Sede il 25 luglio 1888.[2]

La MacKillop, in religione madre Maria della Croce, è stata beatificata da papa Giovanni Paolo II nel 1995 e proclamata santa da papa Benedetto XVI il 17 ottobre 2010.[3]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Le Suore di San Giuseppe si dedicano prevalentemente all'istruzione della gioventù: gestiscono anche orfanotrofi, case famiglia e centri di accoglienza per prostitute ed ex carcerate.[2]

Sono presenti in Australia, Brasile, Irlanda, Nuova Zelanda, Perù, Scozia, Timor Est:[4] la sede generalizia è a Sydney.[1]

Al 31 dicembre 2005 l'istituto contava 875 religiose in 340 case.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2010, p. 1667.
  2. ^ a b c d DIP, vol. VIII (1988), coll. 573-575, voce a cura di P. Gardiner.
  3. ^ La cappella papale per le canonizzazioni del 17 ottobre 2010 (PDF), su vatican.va. URL consultato il 18-10-2010.
  4. ^ Where we are..., su sosj.org.au. URL consultato il 6-7-2009 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2009).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Annuario Pontificio per l'anno 2010, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010. ISBN 978-88-209-8355-0.
  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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