Suore di Maria Immacolata (Breslavia)

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Le Suore di Maria Immacolata (in tedesco Marienschwestern von der Unbefleckten Empfängnis) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: le suore di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla S.M.I.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini della congregazione risalgono all'Unione di Maria, un'opera per la protezione delle giovani che dalle campagne si trasferivano in città per lavorare come domestiche fondata l'8 dicembre 1854 a Breslavia dal sacerdote Johannes Schneider (1824-1876).[2]

Nel 1863 le socie dell'unione vestirono l'abito del terz'ordine regolare di San Francesco ed emisero la promessa di consacrare la propria vita al servizio delle lavoratrici; i primi voti furono pronunciati solo nel 1890.[3]

Il Kulturkampf impedì lungamente alle suore di diffondersi oltre Breslavia: le prime filiali furono aperte nel 1886 a Racibórz e nel 1888 a Berlino.[2]

La congregazione, aggregata all'Ordine di Sant'Agostino dal 1952, ricevette il pontificio decreto di lode il 25 ottobre 1897; le sue costituzioni, basate sulla regola di Sant'Agostino, furono approvate definitivamente dalla Santa Sede il 25 agosto 1943.[3]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Lo scopo della congregazione è l'aiuto alle ragazze in pericolo morale: a tal fine, le suore si dedicano all'assistenza a studentesse e lavoratrici lontane dalla famiglia, dirigono asili e colonie estive per bambini, organizzano incontri e corsi professionali, lavorano in ospedali e ricoveri per anziani.[2]

Sono presenti in Germania, Italia, Lettonia, Polonia, Tanzania, Ucraina;[4] la sede generalizia è in via Trionfale a Roma.[1]

Alla fine del 2008 la congregazione contava 432 religiose in 51 case.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2010, p. 1589.
  2. ^ a b c W. Gramatowski, DIP, vol. V (1978), col. 956.
  3. ^ a b W. Gramatowski, DIP, vol. V (1978), col. 955.
  4. ^ Marienschwestern von der Unbefleckten Empfängnis, su orden-online.de. URL consultato il 28 dicembre 2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Annuario Pontificio per l'anno 2010, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010. ISBN 978-88-209-8355-0.
  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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