Coordinate: 40°56′18.12″N 14°06′28.67″E

Stir di Giugliano

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Stir di Giugliano
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàGiugliano in Campania
IndirizzoArea Asi
Coordinate40°56′18.12″N 14°06′28.67″E
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Usoigiene ambientale
Realizzazione
AppaltatoreSapna
ProprietarioRegione Campania

Lo Stir di Giugliano (STIR è l'acronimo di Stabilimento di Tritovagliatura ed Imballaggio Rifiuti) è un impianto di trattamento dei rifiuti solidi urbani situato a Giugliano in Campania, nella città metropolitana di Napoli.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Normalmente gli Stir ricevono i rifiuti dai cassonetti per trasformarli in combustibile di rifiuti (CDR) cioè in ecoballe da inviare nei termovalorizzatori, tuttavia da Giugliano non è mai risultato nessun prodotto di qualità tale da essere sversato ad Acerra. Ciò può essere causato in parte a negligenza degli operai, d'altra parte si teme che insieme ai normali rifiuti siano stati trattati anche non ben identificati residui industriali[1]. Questo problema ha determinato in passato l'intervento della magistratura con la chiusura temporanea dell'impianto. La direzione tuttavia ha sempre smentito qualsiasi contaminazione da idrocarburi[2].

A causa della peculiarità del sistema regionale di gestione dei rifiuti, la sospensione del servizio di Giugliano è stata tale da mandare in tilt l'intero sistema causando nel 2010 due problemi di fondo. Il primo è che i rifiuti sono andati a finire, senza alcun pre-trattamento, direttamente nelle discariche, il secondo è di costringere la direzione a pianificare dei turni straordinari per recuperare il lavoro arretrato, cosa che ha influenzato direttamente i costi di gestione. Ulteriori risorse sono state spese per i lavori di ristrutturazione dopo che alcuni incendi di natura dolosa avevano danneggiato seriamente il fabbricato.

Prospettive sullo Stir di Giugliano[modifica | modifica wikitesto]

Attualmente lo Stir di Giugliano può trattare fino a 451 tonnellate di rifiuti solidi urbani al giorno, tuttavia sovente è capitato che superasse tale soglia con gravi ripercussioni sulla tenuta dell'impianto e con il rischio di aumentare i casi di negligenza e imperizia nel trattamento[3]. La produzione eccessiva di CDR che non è immediatamente immessa nei termovalorizzatori, inoltre, crea problemi di congestione nei siti di stoccaggio con la necessità di chiedere aiuto all'estero[4].

Spesso è capitato che lo Stir rimanesse in attività anche durante i giorni festivi non sempre con felici conseguenze, come purtroppo è successo nel 2010 quando vi fu un incidente sul lavoro che causò il decesso di un operaio[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Impianto STIR ex-CDR di Giugliano, su laboratoriocampano.org. URL consultato il 23 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2012).
  2. ^ Alessio Melandri, Campania, riparte il tour dei Tir della monnezza, su terranews.it, 30 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2011).
  3. ^ Giugliano: allo Stir altre 533 tonnellate di rifiuti napoletani, su corrierediaversaegiugliano.it, Corriere di Aversa e Giugliano, 12 luglio 2011.
  4. ^ ”Il Mattino”, 6 gennaio 2012, Bandiera di Antigua per la nave dei rifiuti, p. 33
  5. ^ Giugliano, operaio muore in impianto Stir [collegamento interrotto], su pupia.tv, Pupia, 24 ottobre 2010.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Videografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]