Stazione di Santo Stefano di Magra

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Santo Stefano di Magra
stazione ferroviaria
Veduta dei binari e delle banchine della stazione
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàSanto Stefano di Magra
Coordinate44°09′24.76″N 9°54′55.86″E / 44.156878°N 9.915518°E44.156878; 9.915518
LineePontremolese
Santo Stefano di Magra-Sarzana
Storia
Stato attualeIn uso
Attivazione1897
Caratteristiche
TipoStazione in superficie, passante, di diramazione
Binari5 + 2 scalo
GestoriRete Ferroviaria Italiana
InterscambiAutobus urbani
DintorniScalo merci di Santo Stefano di Magra
Rimessa locomotive dell'Associazione Treni Storici Liguria

Santo Stefano di Magra

Statistiche viaggiatori
al giorno250 (2007)
all'anno-
FonteRFI 2008 (PDF)

La stazione di Santo Stefano di Magra si trova sulla linea ferroviaria Pontremolese che collega La Spezia a Parma ed è al servizio dell'omonimo comune. Dalla stazione aveva inoltre origine la piccola diramazione per Sarzana, chiusa definitivamente al traffico nel 2003 ma per RFI ancora formalmente attiva[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La stazione venne inaugurata il 9 agosto 1897 in concomitanza del tratto di linea proveniente da Sarzana, a cura della Società per le Strade Ferrate del Mediterraneo[2].

Tra il 1957 e il 1958 venne attivato nella stazione un nuovo apparato centrale elettrico a leve singole da 30 leve[3].

Il giorno 27 luglio 1999 il traffico passeggeri proveniente dalla radice meridionale della linea Genova-Pisa cessò a causa dello spostamento a settentrione (in variante di tracciato) della tratta che si diramava dall'impianto e che raggiungeva Sarzana. Con la chiusura della suddetta tratta anche la stazione di Ponzano Magra, posta su di essa, venne chiusa al traffico viaggiatori. La circolazione sulla breve diramazione venne infine sospesa in modo definitivo il giorno 31 luglio 2003, con la cessazione del residuo traffico merci proveniente da Sarzana[4].

Con la realizzazione del nuovo tracciato, denominato bivio/posto di comunicazione Arcola-Santo Stefano di Magra[1], vennero realizzati anche lo scalo merci e le rimesse, fino al 2013 sede dell'Associazione Treni Storici Liguria.

Nella seconda metà degli anni '90 l'impianto subì una notevole ristrutturazione che riguardò il piano binari. Contestualmente si procedette alla costruzione di moderni e sicuri sottopassaggi, all'installazione di nuove pensiline in cemento ed anche la segnaletica venne aggiornata, rendendola conforme agli standard in vigore ad allora.

Nel 2005, con l'apertura al traffico della variante di tracciato S. Stefano Magra-Posto di precedenze Chiesaccia e l'inaugurazione della stazione di Aulla Lunigiana[5], successivamente raccordata con la linea ferroviaria della Garfagnana, il vecchio tracciato Posto di precedenze Chiesaccia-Terrarossa Tresana-Aulla-Caprigliola Albiano-S. Stefano Magra venne dismesso insieme a tutte le stazioni su di esso ubicate. Fece eccezione Aulla, che rimase in servizio fino al 2008 come capotronco della ferrovia Lucca-Aulla.

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

La stazione dispone di un fabbricato viaggiatori con 3 banchine che servono i 5 binari passanti. Il primo, il secondo ed il terzo binario vengono generalmente utilizzati per il ricovero di mezzi di servizio o manovra, per convogli in sosta e per qualche sporadico treno straordinario che utilizza la stazione come capolinea, il quarto è utilizzato dai treni diretti a La Spezia, Pisa, Firenze e Livorno mentre il quinto è impiegato da quelli diretti a Pontremoli, Parma, Milano e Bergamo. Vi è anche un magazzino, ad oggi inutilizzato e murato, che faceva parte dell'ex area merci. La stazione è collegata ad entrambi i tracciati, vecchio e nuovo, della ferrovia Pontremolese ed in particolare la parte iniziale del vecchio tracciato è ancora utilizzata come asta di manovra.

L'impianto dispone di un bar/tabaccheria, di servizi igienici e di biglietterie automatiche. All'esterno, nelle aree retrostanti e adiacenti al fabbricato viaggiatori, trovano posto due ampie aree di parcheggio.

Sulla banchina dei binari 4 e 5, dotata di pensilina, è presente un piccolo casottino prefabbricato che funge da sala di aspetto.

La stazione si trova nelle immediate vicinanze del Centro Commerciale "La Fabbrica" di Santo Stefano di Magra.

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2007 la stazione risultava frequentata da più di 290 persone al giorno[6].

Nonostante l'impianto si trovi formalmente in Regione Liguria è servito dai servizi regionali "Memorario" svolti da Trenitalia nell'ambito del contratto di servizio con la Regione Toscana.

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

La stazione, che secondo il sistema di classificazione di RFI appartiene alla categoria silver[7], dispone di:

  • Biglietteria automatica Biglietteria automatica
  • Bar Bar
  • Servizi igienici Servizi igienici

Interscambi[modifica | modifica wikitesto]

  • Fermata autobus Fermata autolinee

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b RFI (2003)
  2. ^ Ufficio Centrale di Statistica delle Ferrovie dello Stato, Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926, su trenidicarta.it, Alessandro Tuzza, 1927.
  3. ^ Azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato, Relazione per l'anno finanziario 1957-58, 1960, p. 74.
  4. ^ Ennio Morando, Ricordi di Rotaie, op. cit.
  5. ^ Pontremolese in crescita, in "I Treni" n. 275 (novembre 2005), p. 5
  6. ^ Statistiche 2008 Archiviato il 26 luglio 2011 in Internet Archive., dati RFI.
  7. ^ RFI - Tutte le stazioni in Liguria Archiviato il 21 giugno 2015 in Internet Archive.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Rete Ferroviaria Italiana, Fascicolo Linea 100, RFI, prima pubblicazione dicembre 2003, ISBN non esistente. URL consultato il 12 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2014).
  • Istituto di Geografia, Pubblicazioni, ed. 16-19, Università di Pisa, 1969.
  • Ennio Morando e altri, Ricordi di rotaie. Nodi, linee, costruzioni e soppressioni in Italia dal 1839 ai giorni nostri. Volume secondo nodi principali & nodi complementari, Padova, Il Prato, 2002. ISBN 88-87243-43-3

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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