Stazione di Marina di Pisa

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Marina di Pisa
stazione ferroviaria
Il fabbricato viaggiatori
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàPisa, frazione Marina di Pisa
Coordinate43°39′51.52″N 10°16′53.57″E / 43.664311°N 10.281546°E43.664311; 10.281546
LineePisa-Tirrenia-Livorno
Storia
Stato attualeDismessa
Attivazione1932
Soppressione1960
Caratteristiche
TipoStazione in superficie, passante
Binari3 + 1 scalo
GestoriACIT
InterscambiTranvia Pisa-Marina di Pisa da settembre a novembre 1932
DintorniFrazione omonima
Ciclopista del Trammino

La stazione di Marina di Pisa era una stazione ferroviaria posta sulla ferrovia Pisa-Tirrenia-Livorno al servizio della città di Pisa. Operò dal 1932 al 1960, anno in cui venne dismessa insieme all'intera linea.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'impianto venne inaugurato il 21 settembre 1932 col tratto di linea proveniente da Pisa Sant'Antonio[1] sotto la gestione della PCC (Società Italiana per le Ferrovie Economiche e Tramvie a Vapore della Provincia di Pisa)[2]. Durante la seconda guerra mondiale la stazione e la linea stessa vennero gravemente danneggiate dai bombardamenti, l'impianto riportò seri danni al piazzale e ai deviatoi; il tratto di linea da Pisa venne ripristinato con un considerevole ritardo il l'11 luglio 1946[1]. Venne soppressa il 15 settembre 1960 insieme alla linea stessa, considerata non più conveniente dal ministero dei trasporti[1].

Nel corso del 2020 è stato aperto un percorso ciclabile di 12.8 km chiamato ciclopista del Trammino, interamente in sede protetta, ricalcante il percorso della ferrovia dal quartiere di Porta a Mare fino alla vecchia stazione[3][4].

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

Un'automotrice AEz in sosta sul primo binario nel 1937

La stazione si componeva di un fabbricato viaggiatori a due piani con annesso magazzino merci, servito da un binario tronco, e da 3 binari di circolazione di cui due su tracciato deviato e uno di corretto tracciato per la linea, serviti da banchina[5]. Era dotata di segnalamento ad ala.

Nel 2020 il piazzale, fino ad allora in stato di abbandono, venne parzialmente recuperato per la costruzione della ciclovia che ricalca il tracciato della ferrovia; i binari e le banchine risultavano ancora presenti[3].

Interscambi[modifica | modifica wikitesto]

La stazione permise per pochissimo tempo, a malapena due mesi, l'interscambio con la tranvia Pisa-Marina di Pisa, dismessa nel novembre del 1932[6].

  • Fermata tram

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Corsi.
  2. ^ Lo statuto del consorzio fu approvato con Regio Decreto n° 1918 del 23 luglio 1927, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n° 245 del 22 ottobre 1927 Archiviato il 31 ottobre 2016 in Internet Archive.
  3. ^ a b Inaugurata la ciclopista del Trammino, su PisaToday, 8 agosto 2020. URL consultato il 24 febbraio 2021.
  4. ^ Pista ciclabile del Trammino, su Bicitalia. URL consultato il 24 febbraio 2021.
  5. ^ Serafino.
  6. ^ Carboncini e Bedini.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Adriano Betti Carboncini e Marco Bedini, Livorno e Pisa, due città e un territorio nella storia dei trasporti pubblici locali, Cortona (AR), Calosci, 1986, ISBN 88-7785-001-9.
  • Riccardo Ciuti (a cura di), La costruzione del litorale pisano. Contributi per la storia e l'identità di un territorio, Felici Editore, Ghezzano (PI), 2005.
  • Paola Pisani Paganelli, A Marina sul trammino. Fatti, personaggi, costumi del litorale pisano dal 1866 al 1960, Felici Editore, Ghezzano (PI), 2007.
  • Angelo Uleri, Le tranvie a vapore della Toscana, Alinea Editrice, Firenze, 1999.
  • Fabio Vasarelli, Il nostro trammino. Storia delle linee tranviarie a vapore della provincia di Pisa, Bandecchi & Vivaldi, Pontedera (PI), 2006.
  • Fabio Vasarelli, Il trammino. Passato, presente e futuro della ferrovia del litorale pisano, Pisa, ETS, 2012, ISBN 978-88-467-3383-2.

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