Coordinate: 44°36′51.2″N 7°29′27.82″E

Stazione di Manta

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Manta
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàManta
Coordinate44°36′51.2″N 7°29′27.82″E
Lineeferrovia Savigliano-Saluzzo-Cuneo
Storia
Stato attualesenza traffico
Attivazione1892
Caratteristiche
Tipofermata in superficie, passante
Binari1

La stazione di Manta è una fermata ferroviaria posta sulla linea Savigliano-Saluzzo-Cuneo che fino al 2012 serviva il centro abitato di Manta.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Con legge del 29 luglio 1879 fu prevista la costruzione di una relazione che mettesse in collegamento Saluzzo con Cuneo. L'incarico al Genio Civile provinciale di redigere un progetto esecutivo fu affidato nel giugno 1883, e lo stesso fu trasmesso l'anno successivo alla Società per le Strade Ferrate del Mediterraneo (SFM) la quale ottenne i relativi finanziamenti con legge del 20 giugno 1888. I lavori, suddivisi su cinque lotti, iniziarono nel marzo 1890 e la ferrovia, ivi compresa la fermata di Manta fu completata il 1 giugno 1892 ad opera della Società per le Strade Ferrate del Mediterraneo[1].

Nel 1905 la gestione della linea passò alle neocostituite Ferrovie dello Stato. Lontana dal fronte della prima guerra mondiale e poco interessata anche dalle vicende della seconda, non costituendo obiettivo strategico primario, la fermata risentì di tali eventi solo per le conseguenti fluttuazioni della domanda di trasporto, iniziando nel secondo dopoguerra un periodo di costante calo dei proventi da traffico dovuto all'avvento della motorizzazione privata e a un orientamento comune non più favorevole al trasporto su ferro.

A loro volta le FS furono sostituite nel 2001 da Rete Ferroviaria Italiana, che nel 2005 provvedette a un intervento di ristrutturazione dell'ex fabbricato viaggiatori che consentì di ospitarvi la locale sezione della Croce Rossa[2].

Con il cambio orario del 17 giugno 2012 venne soppresso il trasporto passeggeri sulla linea Savigliano-Saluzzo-Cuneo, rimasta attiva per il solo traffico merci[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L. Ballatore, Storia delle ferrovie in Piemonte, op.cit., pp. 136-137.
  2. ^ Notizia su Mondo Ferroviario, n. 227, novembre 1995, p. 9.
  3. ^ Silvia Adorno, Chiusure in Piemonte, in "I Treni" n. 351, settembre 2012, pp. 14-19.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]