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Rocca Pallavicino (Busseto): differenze tra le versioni

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La '''Rocca Pallavicino''', nota anche come '''Rocca di Busseto''', è una rocca che sorge in piazza Verdi, al centro del paese di [[Busseto]] in [[provincia di Parma]]; al suo interno sorge il [[Architettura neoclassica|neoclassico]] [[Teatro Giuseppe Verdi (Busseto)|Teatro Giuseppe Verdi]]; costituisce inoltre la sede del Comune di Busseto.
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== Storia ==
== Storia ==
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Verso la metà del [[XII secolo]], tuttavia, la fortezza fu completamente ricostruita per volere del marchese [[Oberto II Pallavicino]], detto il Grande; interamente circondata da una cinta muraria ed un fossato, vi si accedeva attraverso un ponte levatoio che la univa alla grande piazza antistante.
Verso la metà del [[XII secolo]], tuttavia, la fortezza fu completamente ricostruita per volere del marchese [[Oberto II Pallavicino]], detto il Grande; interamente circondata da una cinta muraria ed un fossato, vi si accedeva attraverso un ponte levatoio che la univa alla grande piazza antistante.


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== Architettura ==
== Architettura ==
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La rocca si sviluppa attorno ad un cortile centrale quadrato; tre dei quattro spigoli esterni sono occupati da torri aggiunte durante la ristrutturazione ottocentesca.
La rocca si sviluppa attorno ad un cortile centrale quadrato; tre dei quattro spigoli esterni sono occupati da torri aggiunte durante la ristrutturazione ottocentesca.


I prospetti, in stile neogotico, sono rivestiti quasi interamente in laterizio, ad eccezione del primo livello della facciata principale, intonacato; al centro di quest'ultima si eleva il mastio cinquecentesco; coronata dalla merlatura a [[Coda di rondine (architettura)|coda di rondine]], [[ghibellina]], l'alta torre è dominata da un grande orologio centrale, al di sopra del quale si apre, attraverso una [[bifora]] su ciascuno dei quattro lati, la cella campanaria. Ai lati, si innalzano su un porticato ad [[archi a tutto sesto]] due ali perfettamente simmetriche, al cui primo livello si apre una serie di elaborate bifore a sesto acuto contornate da una cornice con [[lesene]] e formelle in terracotta, realizzate in buona parte nel [[XV secolo]] dalla bottega di Rinaldo de Stavoli; sopra di esse sono incastonati eleganti medaglioni in cotto a forma di conchiglia, mentre a coronamento corre un cornicione ad archetti neogotici. La stesse eleganti bifore sono riprese anche nelle due torri poste alle estremità, al cui piano terreno sono collocate analoghe [[monofore]] in terracotta.
I prospetti, in stile neogotico, sono rivestiti quasi interamente in laterizio, ad eccezione del primo livello della facciata principale, intonacato; al centro di quest'ultima si eleva il mastio cinquecentesco; coronata dalla merlatura a [[Coda di rondine (architettura)|coda di rondine]], [[Guelfi e ghibellini|ghibellina]], l'alta torre è dominata da un grande orologio centrale, al di sopra del quale si apre, attraverso una [[bifora]] su ciascuno dei quattro lati, la cella campanaria. Ai lati, si innalzano su un porticato ad [[archi a tutto sesto]] due ali perfettamente simmetriche, al cui primo livello si apre una serie di elaborate bifore a sesto acuto contornate da una cornice con [[lesene]] e formelle in terracotta, realizzate in buona parte nel [[XV secolo]] dalla bottega di Rinaldo de Stavoli; sopra di esse sono incastonati eleganti medaglioni in cotto a forma di conchiglia, mentre a coronamento corre un cornicione ad archetti neogotici. La stesse eleganti bifore sono riprese anche nelle due torri poste alle estremità, al cui piano terreno sono collocate analoghe [[monofore]] in terracotta.
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Al di sotto del portico sul lato destro è collocato l'ingresso al [[Teatro Giuseppe Verdi (Busseto)|Teatro Giuseppe Verdi]], mentre sul lato sinistro si accede alla sede comunale.
Al di sotto del portico sul lato destro è collocato l'ingresso al [[Teatro Giuseppe Verdi (Busseto)|Teatro Giuseppe Verdi]], mentre sul lato sinistro si accede alla residenza comunale.


Attraversando l'ingresso principale alla base della torre centrale, si accede al cortile interno, dominato sul lato sud da un porticato con loggiato sovrastante in laterizio; sul muro opposto è collocato un altorilievo in pietra raffigurante un'aquila imperiale, stemma dei marchesi [[Pallavicino]], in origine posizionato sulla porta meridionale di accesso al paese; perfettamente in asse con l'ingresso principale, si apre sul retro un accesso secondario.<ref name="Castello o Rocca Pallavicino di Busseto"/>
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Versione delle 11:00, 27 nov 2015

Rocca Pallavicino
Ubicazione
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
Regione  Emilia-Romagna
CittàBusseto
Indirizzopiazza Verdi ‒ Busseto (PR)
Coordinate44°58′53″N 10°02′29″E
Mappa di localizzazione: Italia
Rocca Pallavicino (Busseto)
Informazioni generali
Tipocastello medievale
Inizio costruzioneXI secolo
Materialelaterizio
Primo proprietarioAdalberto Pallavicino
Condizione attualerestaurato
Proprietario attualeComune di Busseto
Visitabilesì (Teatro Giuseppe Verdi)
Informazioni militari
Funzione strategicadifesa dello Stato Pallavicino
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La Rocca Pallavicino, nota anche come Rocca di Busseto, è un edificio che sorge in piazza Verdi, al centro del paese di Busseto in provincia di Parma; al suo interno ha sede il neoclassico Teatro Giuseppe Verdi e il Comune di Busseto.

Storia

La Rocca prima del restauro ottocentesco

L'originaria fortificazione fu innalzata nell'XI secolo da Adalberto Pallavicino, capostipite dell'importante famiglia.

Verso la metà del XII secolo, tuttavia, la fortezza fu completamente ricostruita per volere del marchese Oberto II Pallavicino, detto il Grande; interamente circondata da una cinta muraria ed un fossato, vi si accedeva attraverso un ponte levatoio che la univa alla grande piazza antistante.

Nei secoli seguenti la rocca subì vari attacchi e pertanto fu riedificata più volte.[1]

Residenza principale della famiglia Pallavicino con la Rocca di Monticelli d'Ongina, fu sede nel 1543 dell'incontro fra l'imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V d'Asburgo ed il papa Paolo III.[2]

Con l'estinzione nel 1585 del ramo di Busseto della stirpe, lo Stato Pallavicino fu al centro di liti fra gli altri rami del casato e la fortezza fu venduta nel 1586 al comune di Busseto;[1] nel 1588 il duca Alessandro Farnese annetté il territorio del marchesato al ducato di Parma e Piacenza.[3]

In stato di degrado, la rocca fu quasi completamente ricostruita in stile neogotico fra il 1857 ed il 1868, su progetto dell'architetto parmigiano Pier Luigi Montecchini, che realizzò al suo interno anche il Teatro Giuseppe Verdi; della precedente costruzione si conservò solo il mastio cinquecentesco, oltre a pochi altri elementi.[4]

Architettura

Torre

La rocca si sviluppa attorno ad un cortile centrale quadrato; tre dei quattro spigoli esterni sono occupati da torri aggiunte durante la ristrutturazione ottocentesca.

I prospetti, in stile neogotico, sono rivestiti quasi interamente in laterizio, ad eccezione del primo livello della facciata principale, intonacato; al centro di quest'ultima si eleva il mastio cinquecentesco; coronata dalla merlatura a coda di rondine, ghibellina, l'alta torre è dominata da un grande orologio centrale, al di sopra del quale si apre, attraverso una bifora su ciascuno dei quattro lati, la cella campanaria. Ai lati, si innalzano su un porticato ad archi a tutto sesto due ali perfettamente simmetriche, al cui primo livello si apre una serie di elaborate bifore a sesto acuto contornate da una cornice con lesene e formelle in terracotta, realizzate in buona parte nel XV secolo dalla bottega di Rinaldo de Stavoli; sopra di esse sono incastonati eleganti medaglioni in cotto a forma di conchiglia, mentre a coronamento corre un cornicione ad archetti neogotici. La stesse eleganti bifore sono riprese anche nelle due torri poste alle estremità, al cui piano terreno sono collocate analoghe monofore in terracotta.

Ingresso al Teatro Verdi

Al di sotto del portico sul lato destro è collocato l'ingresso al Teatro Giuseppe Verdi, mentre sul lato sinistro si accede alla residenza comunale.

Attraversando l'ingresso principale alla base della torre centrale, si accede al cortile interno, dominato sul lato sud da un porticato con loggiato sovrastante in laterizio; sul muro opposto è collocato un altorilievo in pietra raffigurante un'aquila imperiale, stemma dei marchesi Pallavicino, in origine posizionato sulla porta meridionale di accesso al paese; perfettamente in asse con l'ingresso principale, si apre sul retro un accesso secondario.[1]

Note

  1. ^ a b c Castello o Rocca Pallavicino di Busseto, su preboggion.it. URL consultato il 23 novembre 2015.
  2. ^ Incontro di Paolo III e Carlo V nella Rocca di Busseto, su europeana.eu. URL consultato il 23 novembre 2015.
  3. ^ Varano de' Melegari - Castello Pallavicino, su preboggion.it. URL consultato il 23 novembre 2015.
  4. ^ Rocca Pallavicino (Palazzo Municipale), su bussetoweb.it. URL consultato il 23 novembre 2015.

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