Coordinate: 40°51′08.2″N 14°15′34.08″E

Museo del Tesoro di san Gennaro: differenze tra le versioni

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== Storia ==
== Storia ==
[[File:Tiara San Gennaro.jpg|thumb|Tiara di San Gennaro]]
[[File:Collana San Gennaro.jpg|thumb|Collana di San Gennaro]]

Conservato da secoli al Duomo, durante gli eventi bellici della Seconda guerra mondiale il Tesoro di San Gennaro fu portato in [[Vaticano]] per essere conservato e riportato in Cattedrale nel [[1947]] per tramite di [[San_Gennaro_non_dice_mai_no#Re_Giuseppe|Giuseppe Navarra]], soprannominato "o rre di Poggioreale", che riuscì a far pervenire i preziosi intatti nelle mani dell'allora arcivescovo [[Alessio Ascalesi]]<ref>{{cita news|autore=Francesco Pipitone|url=http://www.vesuviolive.it/vesuvio-e-dintorni/notizie-di-napoli/42974-peppe-navarra-rre-puceriale-leroe-tesoro-san-gennaro/|titolo=Peppe Navarra, ‘o rre ‘e Puceriale: l’eroe del Tesoro di San Gennaro|editore=vesuviolive.it|data=4 settembre 2014|accesso=26 novembre 2016}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://museosangennaro.it/curiosita/san-gennaro-a-montecassino/|titolo=Ecco come fu salvato il Tesoro di San Gennaro|lingua=it-IT|accesso=2021-02-01}}</ref>.
Conservato da secoli al Duomo, durante gli eventi bellici della Seconda guerra mondiale il Tesoro di San Gennaro fu portato in [[Vaticano]] per essere conservato e riportato in Cattedrale nel [[1947]] per tramite di [[San_Gennaro_non_dice_mai_no#Re_Giuseppe|Giuseppe Navarra]], soprannominato "o rre di Poggioreale", che riuscì a far pervenire i preziosi intatti nelle mani dell'allora arcivescovo [[Alessio Ascalesi]]<ref>{{cita news|autore=Francesco Pipitone|url=http://www.vesuviolive.it/vesuvio-e-dintorni/notizie-di-napoli/42974-peppe-navarra-rre-puceriale-leroe-tesoro-san-gennaro/|titolo=Peppe Navarra, ‘o rre ‘e Puceriale: l’eroe del Tesoro di San Gennaro|editore=vesuviolive.it|data=4 settembre 2014|accesso=26 novembre 2016}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://museosangennaro.it/curiosita/san-gennaro-a-montecassino/|titolo=Ecco come fu salvato il Tesoro di San Gennaro|lingua=it-IT|accesso=2021-02-01}}</ref>.


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* una [[Croce pettorale|croce episcopale]] in oro, smeraldi e diamanti donata da [[Umberto I di Savoia|Umberto I]] e [[Margherita di Savoia]] come segno di ringraziamento per essersi salvati da un attentato nel 1878<ref name=":0" />
* una [[Croce pettorale|croce episcopale]] in oro, smeraldi e diamanti donata da [[Umberto I di Savoia|Umberto I]] e [[Margherita di Savoia]] come segno di ringraziamento per essersi salvati da un attentato nel 1878<ref name=":0" />
* una [[pisside]] d'oro, corallo e malachite donata da [[Umberto II di Savoia]], ultimo re d'Italia, al suo arrivo in città nel 1931. Il Re l'aveva appositamente commissionata alla famiglia Ascione di Torre del Greco, detentori del [[Royal Warrant|brevetto di fornitori ufficiali della Real Casa di Savoia]]<ref>{{Cita web|url=https://museosangennaro.it/curiosita/la-pisside-donata-da-umberto-ii/|titolo=La pisside, Il dono di Umberto II al Tesoro di San Gennaro|lingua=it-IT|accesso=2021-02-01}}</ref>.
* una [[pisside]] d'oro, corallo e malachite donata da [[Umberto II di Savoia]], ultimo re d'Italia, al suo arrivo in città nel 1931. Il Re l'aveva appositamente commissionata alla famiglia Ascione di Torre del Greco, detentori del [[Royal Warrant|brevetto di fornitori ufficiali della Real Casa di Savoia]]<ref>{{Cita web|url=https://museosangennaro.it/curiosita/la-pisside-donata-da-umberto-ii/|titolo=La pisside, Il dono di Umberto II al Tesoro di San Gennaro|lingua=it-IT|accesso=2021-02-01}}</ref>.

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File:Calice Napoli.jpg|Il calice donato da Francesco II
File:Pisside gemmata Napoli.jpg|La pisside gemmata
File:Croce episcopale.jpg|La croce episcopale
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All'interno del museo è custodita una collezione degli argenti (circa 70 pezzi) che, abbracciando un arco di tempo che va dal [[1305]] all'età contemporanea, si presenta intatta non avendo mai subito manomissioni a causa di furti ed è per la quasi totalità opera di maestri della scuola napoletana.
All'interno del museo è custodita una collezione degli argenti (circa 70 pezzi) che, abbracciando un arco di tempo che va dal [[1305]] all'età contemporanea, si presenta intatta non avendo mai subito manomissioni a causa di furti ed è per la quasi totalità opera di maestri della scuola napoletana.
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== Nella cultura popolare ==
== Nella cultura popolare ==
Nel film [[Operazione San Gennaro]] un gruppo di maldestri ladri cerca di impossessarsi del tesoro del santo.
Nel film [[Operazione San Gennaro]] un gruppo di maldestri ladri cerca di impossessarsi del tesoro del santo.



==Filmografia==
==Filmografia==

Versione delle 13:45, 5 gen 2024

Museo del Tesoro di san Gennaro
Il palazzo che ospita il museo
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàNapoli
IndirizzoVia Duomo, 149
Coordinate40°51′08.2″N 14°15′34.08″E
Caratteristiche
TipoOreficeria, Arte sacra
CollezioniTesoro di San Gennaro
Istituzione2003
Apertura2003
DirettorePaolo Jorio[1]
Visitatori110 000 (2023)
Sito web

Il Museo del Tesoro di san Gennaro è un museo di Napoli, il cui ingresso è situato accanto al Duomo e alla Cappella del Tesoro.

Storia

Conservato da secoli al Duomo, durante gli eventi bellici della Seconda guerra mondiale il Tesoro di San Gennaro fu portato in Vaticano per essere conservato e riportato in Cattedrale nel 1947 per tramite di Giuseppe Navarra, soprannominato "o rre di Poggioreale", che riuscì a far pervenire i preziosi intatti nelle mani dell'allora arcivescovo Alessio Ascalesi[2][3].

Il museo è stato aperto al pubblico nel dicembre 2003 grazie ad un progetto finanziato da aziende private, da fondi europei e dalle istituzioni locali e sotto l'alto patronato del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, e su proposta della Deputazione della reale cappella del Tesoro, antica istituzione laica fondata nel 1601. Il curatore del progetto è l'attuale direttore Paolo Jorio.

Il tesoro

L'area museale è di oltre settecento metri quadrati ed espone le sue opere (che in precedenza non erano mai state offerte alla visione del pubblico); gioielli, statue, busti, tessuti pregiati e dipinti di grande valore facenti parte del Tesoro di san Gennaro, tra cui:

La mitra di san Gennaro

Una mitra (copricapo vescovile) realizzata nel 1713 dall'orafo Matteo Treglia, in cui sono incastonate in tutto 3694 pietre preziose (3.328 diamanti a rappresentare la durezza della fede, 168 rubini a rappresentare il sangue del santo e 198 smeraldi a rappresentare la conoscenza), per un peso complessivo di 18 kg[4]. La mitra è completata da due infule decorate con due incisioni dell'ampolla di san Gennaro[5].

La collana di san Gennaro

Una collana realizzata tra il 1679 ed il 1929 (circa 250 anni) dall'aggiunta al gioiello originale, realizzato dall'orafo Michele Dato, di pietre preziose e gioielli fatti dono in questi secoli da sovrani, papi, nobili e gente comune[4].

Tra i donatori più notabili si possono annoverare Carlo III di Borbone, Maria Amalia di Sassonia, Maria Carolina d’Asburgo, Francesco I d’Austria, Giuseppe Bonaparte, Maria Cristina di Savoia e Vittorio Emanuele II di Savoia. L'ultimo dono fu un anello dato nel 1929 da Maria José[4], ultima regina d'Italia.

Insegne dell'Ordine di san Gennaro

La spilla, la placca ed il mantello tempestato di gemme di smalti, pietre preziose e decorazioni raffiguranti il giglio dei Borbone, facenti parte del corredo originale dell'Insigne e Reale Ordine di San Gennaro, fondato nel 1738 da Carlo III di Borbone[6].

Altre opere

Del tesoro fanno parte anche altri numerosi doni da parte di importanti personalità, come

All'interno del museo è custodita una collezione degli argenti (circa 70 pezzi) che, abbracciando un arco di tempo che va dal 1305 all'età contemporanea, si presenta intatta non avendo mai subito manomissioni a causa di furti ed è per la quasi totalità opera di maestri della scuola napoletana.

Il percorso museale prevede anche la visita alle tre sacrestie della Cappella del Tesoro, di recente sottoposte a restauro e contenenti pregevoli dipinti di Luca Giordano, Massimo Stanzione, Giacomo Farelli e Aniello Falcone.

Nella cultura popolare

Nel film Operazione San Gennaro un gruppo di maldestri ladri cerca di impossessarsi del tesoro del santo.


Filmografia

Note

  1. ^ Museo del tesoro di San Gennaro, su cultura.gov.it. URL consultato il 15 febbraio 2023 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2023).
  2. ^ Francesco Pipitone, Peppe Navarra, ‘o rre ‘e Puceriale: l’eroe del Tesoro di San Gennaro, vesuviolive.it, 4 settembre 2014. URL consultato il 26 novembre 2016.
  3. ^ Ecco come fu salvato il Tesoro di San Gennaro, su museosangennaro.it. URL consultato il 1º febbraio 2021.
  4. ^ a b c d e Hai mai visto da vicino migliaia di pietre preziose?, su museosangennaro.it. URL consultato il 1º febbraio 2021.
  5. ^ I Gioielli - Museo del Tesoro di San Gennaro, su museosangennaro.gruppometa.it. URL consultato il 1º febbraio 2021.
  6. ^ L'ANNIVERSARIO / 280 anni del Reale ordine di San Gennaro: e il museo del Tesoro li celebra con sconti e eventi, su Identità Insorgenti, 6 agosto 2018. URL consultato il 1º febbraio 2021.
  7. ^ La pisside, Il dono di Umberto II al Tesoro di San Gennaro, su museosangennaro.it. URL consultato il 1º febbraio 2021.

Bibliografia

  • A. Bellucci - Memorie storiche e artistiche del Tesoro nella cattedrale dal sec. XVI al XVIII - Napoli, 1915
  • F. Strazzullo - Guida del Tesoro di San Gennaro - Napoli, 1966
  • F. Strazzullo - La Real Cappella del Tesoro di San Gennaro - Napoli, 1978
  • P.Iorio - F.Recanatesi Museo del tesoro di San Gennaro - Gli Argenti - Napoli, 2003
  • P.Iorio - F.Recanatesi Museo del tesoro di San Gennaro - I Gioielli - Napoli, 2007
  • P.Iorio - F.Recanatesi Le 10 Meraviglie del Tesoro di San Gennaro - Roma, Poligrafico dello Stato 2010

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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