Società Ferroviaria Apuo Veneta

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Società Ferroviaria Apuo Veneta
StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà a responsabilità limitata
Fondazione5 luglio 2001 a Carrara
Chiusura2014
Sede principaleMarina di Carrara
GruppoPorto di Carrara S.p.A.
SettoreTrasporto
Prodottimanovre e trasporto ferroviario

La Società Ferroviaria Apuo Veneta è un'impresa italiana che opera nell'organizzazione dei trasporti e nelle manovre ferroviarie. Costituita nel 2001 ad opera di alcune realtà toscane e venete, non ha mai avviato l'attività diretta come impresa ferroviaria, limitandosi a svolgere ruoli prevalentemente nel comprensorio del porto di Carrara.

Settori di attività[modifica | modifica wikitesto]

Nata per favorire lo sviluppo del trasporto ferroviario a servizio dei porti di Carrara e Venezia[1], l'azienda svolge prevalentemente servizi di manovra presso i raccordi della Zona Industriale Apuana e organizza spedizioni su rotaia fra la Toscana e il Veneto.

L'impresa gestisce altresì il servizio sul tratto di ferrovia della zona industriale di Scarlino[2], a servizio delle imprese Nuova Solmine e Scarlino Energia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La società fu costituita il 5 luglio 2001 a Marina di Carrara allo scopo di favorire "l'integrazione e lo sviluppo dei trasporti ferroviari"[1] che gravitano su tale infrastruttura toscana.

In occasione dell'inaugurazione del nuovo terminal di Porto Marghera, partecipato dalla Porto di Carrara s.p.a., nel 2009 fu annunciato l'avvio di un servizio merci gestito da Apuo Veneta con il quale la merce sarebbe stata "caricata sulle banchine di Marina di Carrara e trasportate a Verona"[3].

Nel 2013 alla Società Ferroviaria Apuo Veneta fu conferito l'appalto quadriennale 2013-2016, rinnovabile fino al 2020, per lo svolgimento del servizio ferroviario dal porto di Marina di Carrara alla stazione di Massa Zona Industriale[4].

Divenuta realtà a socio unico controllata dalla Porto di Carrara s.p.a., la stessa annunciò nel 2014 la fusione per incorporazione della Società Ferroviaria Apuo Veneta nella controllante[5].

Dati societari[modifica | modifica wikitesto]

All'atto della fondazione, i soci erano costituiti dalla Porto di Carrara s.p.a., dalla Spintermar e dalla Servizi Industriali di Tricesimo (in seguito divenuta Rail One Servizi Industriali[6]), che detenevano rispettivamente il 50%, il 30% e il 20% del capitale[7].

L'azienda possiede la licenza di operatore ferroviario n. 62, rilasciata il 20 aprile 2010, ma al 2015 non risultava attiva[8] non avendo richiesto il relativo certificato di sicurezza da rilasciarsi a cura dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Apuo-veneta collegherà porti e FS, in Italia Oggi, n. 159, 6 luglio 2001, p. 8. Anteprima consultabile on line. URL consultato nel marzo 2015.
  2. ^ Le sponde del fiume ricoperte..., in La Nazione, 8 novembre 2010. Leggibile in rete in Scarlino Energia Archiviato il 2 aprile 2015 in Internet Archive.. URL consultato nel marzo 2015.
  3. ^ Gianfranco Baccicalupi, La Porto Carrara inaugura il porto d'Europa, in La Nazione, 14 dicembre 2009. URL consultato nel marzo 2015.
  4. ^ Aggiudicazione pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale - 5ª serie speciale - Contratti pubblici, n. 9 del 21-01-2013. URL consultato nel marzo 2015.
  5. ^ Cinzia Carpita, Porto spa, ricavi per 22 milioni nel 2013 Utili distribuiti ai soci, in Il Tirreno, 22 giugno 2014. URL consultato nel marzo 2015.
  6. ^ Cinzia Carpita, Il porto prende il treno per l'Europa Archiviato il 2 aprile 2015 in Internet Archive., in Il Tirreno, 12 febbraio 2006. URL consultato nel marzo 2015.
  7. ^ Il porto dal mare alla rotaia: è nata la società Ferroviaria Apuo-Veneta Archiviato il 2 aprile 2015 in Internet Archive., in Il Tirreno, 6 luglio 2001. URL consultato nel marzo 2015.
  8. ^ Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, imprese ferroviarie titolari di licenza Archiviato il 25 dicembre 2014 in Internet Archive.. URL consultato nel marzo 2015.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]