Sinduald

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Sinduald (... – ...; fl. VI secolo) è stato un generale bizantino ma di origini erule.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Faceva parte delle truppe mercenarie erule che seguirono Narsete in Italia nel 552 e nel 554, in seguito all'uccisione in battaglia del re degli Eruli Fulcari, Narsete lo scelse come nuovo comandante degli Eruli, preferendolo all'altro candidato, Aruth.[1]

Nel 554 si distinse nella battaglia del Volturno contro gli invasori franco-alamanni, riuscendo a convincere, prima della battaglia, i suoi compagni eruli a desistere dall'intenzione di abbandonare l'esercito bizantino a causa di un presunto torto subito per opera di Narsete (l'esecuzione di uno di loro), impedendo così che l'esercito di Narsete perdesse uomini importanti e contribuendo alla vittoria.[2]

In un'epistola di Papa Pelagio I (Ep. 73) del 559 indirizzata a lui viene definito un magister militum, carica che si è ipotizzato potrebbe aver assunto nel 553-554, sulla base di un passo di Agazia in cui viene definito un στρατηγός.[3] Potrebbe aver contribuito alla presa delle ultime fortezze nel Nord Italia ancora in mano gota o franca (le ultime a cadere furono Verona e Brescia nel 561-562).

Nel 566, però, si rivoltò a Narsete con l'appoggio degli altri Eruli, che lo elessero loro re, venendo però rapidamente sconfitto e ucciso dall'eunuco, che lo fece impiccare su un'alta trave.[4] Paolo Diacono lo definisce Brentorum rex, forse riferendosi al posto in cui le truppe si rivoltarono; sulla base della somiglianza fonetica con il fiume Brenta, gli studiosi hanno ipotizzato che la rivolta si fosse originata nei pressi del fiume Brenta, nelle vicinanze di Trento.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Agazia, I,20.
  2. ^ Agazia, II,7-9.
  3. ^ Agazia, I,20 e II,9.
  4. ^ Mario di Avencenna, anno 566; Evagrio, IV,24; Liber Pontificalis 63; Paolo Diacono, II,3;

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Agazia, Storie
  • Mario Aventicense, Cronaca
  • Liber Pontificalis
  • Evagrio, Storia Ecclesiastica
  • (LA) Paolo Diacono, Historia Langobardorum, in Georg Waitz (a cura di), Monumenta Germaniae Historica[collegamento interrotto], Hannover, 1878, Scriptores rerum Langobardicarum et Italicarum saec. VI–IX, 12–219. Testo disponibile su Wikisource.