Serie A 2014-2015 (calcio a 5 femminile)

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Serie A 2014-2015
Competizione Serie A
Sport Calcio a 5
Edizione 22ª (4ª di Serie A)
Organizzatore Divisione Calcio a 5
Date dal 28 settembre 2014
al 17 giugno 2015
Luogo Bandiera dell'Italia Italia
Partecipanti 40
Formula Girone all'italiana e play-off
Sito web http://www.divisionecalcioa5.it/
Risultati
Vincitore Ternana
(1º titolo)
Secondo Lazio Femminile
Semi-finalisti Montesilvano
Real Statte
Promozioni CPFM
Falconara
DF Fasano
Isolotto
Kick Off
L'Acquedotto
Lazio Femminile
Lupe
Montesilvano
Olimpus
Real Statte
Salandra
Salinis
Sinnai
Sporting Locri
Ternana
Retrocessioni CUS Potenza
Robbio
Vis Concordia
Statistiche
Miglior marcatore A: Bandiera del Brasile Priscila De Oliveira (Kick Off, 49)
B: Bandiera del Brasile Luciléia (Lazio Femminile, 75)
C: Bandiera della Spagna Patricia Sánchez (Real Statte, 95)
Cronologia della competizione

La Serie A 2014-2015 è stata la 4ª edizione del campionato di Serie A e la 22ª manifestazione nazionale che assegnasse il titolo di campione d'Italia. Dalla seguente stagione sportiva, con l'istituzione della Serie A Élite, la Serie A diventa il campionato di nazionale di secondo livello[1].

Formula[modifica | modifica wikitesto]

Ai play-off scudetto si qualificano per ogni girone le società classificatesi dal 1º al 5º posto al termine della stagione regolare; l'ultimo posto disponibile sarà attribuito alla squadra miglior classificata tra le squadre classificate al 6º posto dei tre gironi. Inoltre, le sedici società qualificate ai play-off sono ammesse di ufficio al campionato di Serie A Élite 2015-2016[1]. Per ogni girone sarebbero dovute retrocedere nei campionati regionali l'ultima classificata e la società perdente lo spareggio tra la penultima e la terzultima classificata[2]. Tuttavia, tramite un successivo comunicato ufficiale, la Divisione Calcio a 5 annullava i play-out, limitando alle sole ultime classificate di ogni girone la retrocessione[1].

Partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Il Consiglio Direttivo della Divisione Calcio a 5, preso atto della mancata iscrizione di 11 società aventi diritto, ha provveduto al ripescaggio di Arcadia Bisceglie, Woman Napoli e Decima Sport Camp fissando a 40 società l’organico della categoria[3].

Girone A[modifica | modifica wikitesto]

Classifica[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Kick Off 69 24 23 0 1 199 37 +162
2. Isolotto 64 24 21 1 2 136 55 +81
3. Ternana 54 24 17 3 4 111 39 +72
4. Sinnai[4] 46 24 14 4 6 89 54 +35
5. Lupe 46 24 14 4 6 94 54 +40
6. Breganze 40 24 12 4 8 86 56 +30
7. Thienese 39 24 12 3 9 103 70 +33
8. Mojito Torino 27 24 8 3 13 86 101 -15
9. Decima SC 22 24 7 1 16 89 120 -31
10. Sporteam Vicenza 17 24 5 2 17 47 129 -82
11. Elmas 13 24 4 1 19 45 136 -91
12. PSN Padova 10 24 3 1 20 40 110 -70
13. Robbio[5] 4 24 1 3 20 47 211 -164

Verdetti[modifica | modifica wikitesto]

  • Ternana campione d'Italia 2014-2015.
  • Ternana, Kick Off, Isolotto, Sinnai e Lupe ammesse al campionato di Serie A Élite 2015-2016.
  • Breganze ripescato in Serie A Élite.
  • Sporteam Vicenza e PSN Padova non iscritte al campionato di Serie A 2015-2016.
  • Robbio retrocesso nei campionati regionali.

Girone B[modifica | modifica wikitesto]

Classifica[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Montesilvano 68 24 22 2 0 179 25 +154
2. Lazio Femminile 67 24 22 1 1 221 37 +184
3. L'Acquedotto 50 24 16 2 6 102 60 +42
4. CPFM 46 24 14 4 6 94 61 +33
5. Falconara 43 24 13 4 7 89 55 +34
6. Olimpus 42 24 13 3 8 116 71 +45
7. Napoli 36 24 11 3 10 77 91 -14
8. Sora 27 24 8 3 13 73 82 -9
9. Vis Lanciano 24 24 7 3 14 63 107 -44
10. FB5 Roma 22 24 7 1 16 40 108 -68
11. PMB Roma 15 24 4 3 17 39 136 -97
12. Salernitana 7 24 2 1 21 46 184 -138
13. Vis Concordia 6 24 2 0 22 28 150 -122

Verdetti[modifica | modifica wikitesto]

  • Montesilvano, Lazio Femminile, L'Acquedotto, CPFM, Falconara e Olimpus ammesse al campionato di Serie A Élite 2015-2016.
  • Sora non iscritto al campionato di Serie A 2015-2016.
  • Vis Concordia Morrovalle retrocessa nei campionati regionali ma successivamente ripescata a completamento dell'organico.

Girone C[modifica | modifica wikitesto]

Classifica[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Real Statte 78 26 26 0 0 207 23 +184
2. Sporting Locri 56 26 18 2 6 122 59 +63
3. Salinis 55 26 17 4 5 109 47 +62
4. Salandra 53 26 17 2 7 131 69 +62
5. DF Fasano 42 26 13 3 10 75 73 +2
6. P5 Palermo 41 26 12 5 9 74 71 +3
7. Vittoria 39 26 12 3 11 75 94 -19
8. Iron Team 37 26 11 4 11 84 78 +6
9. Arcadia Bisceglie 36 26 11 3 12 76 81 -5
10. Le Formiche 32 26 9 5 12 50 75 -25
11. Rionero 27 26 8 3 15 68 93 -25
12. Melito[4] 16 26 5 1 20 70 139 -69
13. Real Stigliano 16 26 5 1 20 65 138 -73
14. CUS Potenza 0 26 0 0 26 28 194 -166

Verdetti[modifica | modifica wikitesto]

  • Real Statte, Sporting Locri, Salinis e Fasano ammesse al campionato di Serie A Élite 2015-2016.
  • Ita Salandra non iscritta ad alcun campionato FIGC nella stagione 2015-16.
  • Iron Team e Melito non iscritte al campionato di Serie A 2015-2016.
  • CUS Potenza retrocesso nei campionati regionali.

Play-off[modifica | modifica wikitesto]

Tutti gli incontri saranno ad eliminazione diretta con gare di andata e ritorno, eccetto la finale che sarà disputata al meglio delle tre gare (trasmesse in diretta su Rai Sport 2[6]). Gli incontri di ritorno saranno effettuati in casa delle squadre meglio classificate al termine del “Stagione Regolare”. Al termine degli incontri saranno dichiarate vincenti le squadre, che nelle due partite di andata e di ritorno, avranno ottenuto il maggior punteggio ovvero a parità di punteggio la squadra che avrà realizzato il maggior numero di reti. Al termine della seconda gara, se le due squadre fossero in parità di punti e con la stessa differenza reti al termine delle due gare, indipendentemente dalle reti segnate in casa o in trasferta, si giocheranno due tempi supplementari di 5 minuti ciascuno. Qualora anche al termine di questi le squadre fossero in parità si procederà all'effettuazione dei tiri di rigore con le modalità stabilite dall'allegato al Regolamento di gioco. La griglia dei play-off è stata determinati all'inizio della stagione[2].

Ottavi di finale[modifica | modifica wikitesto]

Squadra 1 Totale Squadra 2 Andata Ritorno
Olimpus 5-12 Real Statte 2-6 3-6
Sinnai 3-7 L'Acquedotto 1-4 2-3
DF Fasano 1-14 Kick Off 1-5 0-9
Salinis 6-11 Ternana 4-9 2-2
Lupe 0-16 Montesilvano 0-5 0-9
Falconara 2-10 Isolotto 1-5 1-5
Salandra 3-10 Lazio Femminile 1-3 2-7
CPFM 11-7 Sporting Locri 7-3 4-4

Quarti di finale[modifica | modifica wikitesto]

Squadra 1 Totale Squadra 2 Andata Ritorno
L'Acquedotto 3-10 Real Statte 2-2 1-8
Ternana 8-4 Kick Off 1-1 7-3
Isolotto 2-5 Montesilvano 2-1 0-4
CPFM 5-10 Lazio Femminile 4-7 1-3

Semifinali[modifica | modifica wikitesto]

Squadra 1 Totale Squadra 2 Andata Ritorno
Ternana 3-2 Real Statte 2-1 1-1
Lazio Femminile 4-3 Montesilvano 3-1 1-2

Finale[modifica | modifica wikitesto]

Gara 1[modifica | modifica wikitesto]

Terni
8 giugno 2015, ore 21:00 CEST
Ternana2 – 1
(1-0)
referto
Lazio FemminilePalaDiVittorio
Arbitri:  Sue Ellen Salvatore (Gallarate)
Gennaro Luca De Falco (Catanzaro)
Crono:  Daniele Ferretti (Roma 1)

Gara 2[modifica | modifica wikitesto]

Fiano Romano
15 giugno 2015, ore 20:30 CEST
Lazio Femminile3 – 0
(1-0)
referto
TernanaPalasport comunale
Arbitri:  Simonetta Romanello (Padova)
Giuseppe Di Gregorio (Enna)
Crono:  Simone Micciulla (Roma 2)

Gara 3[modifica | modifica wikitesto]

Fiano Romano
17 giugno 2015, ore 20:30 CEST
Lazio Femminile3 – 3
(d.t.s.)
(1-2, 3-3, 3-3)
referto
TernanaPalasport comunale
Arbitri:  Angelo Galante (Ancona)
Ferruccio Prisma (Crotone)
Crono:  Alessandro Ribaudo (Frosinone)

Coppa Italia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa Italia 2014-2015 (calcio a 5 femminile).

La final eight di Coppa Italia femminile si è svolta a Pescara dal 27 febbraio al 1º marzo 2015, in contemporanea con la disputa di quelle maschili riservate alle formazioni di Serie A e Under-21. I quarti di finale si sono disputati presso il PalaRigopiano mentre semifinali e finale presso il Palasport Giovanni Paolo II.

Quarti di finale Semifinali Finale
2A Isolotto 3
3B L'Acquedotto 7 L'Acquedotto 2
1B Lazio Femminile 3 Montesilvano 3
2B Montesilvano 5 Montesilvano 5
1C Real Statte 4 Real Statte 6
3B Salandra 3 Real Statte 9
1A Kick Off 2 Kick Off 3
1B Salinis 1

Supercoppa italiana[modifica | modifica wikitesto]

La decima edizione della supercoppa italiana ha opposto le campionesse d'Italia nonché detentrici della Coppa Italia della Lazio Femminile e la Ternana finalista di Coppa. La società umbra, in dissidio con la Divisione Calcio a 5 sulla composizione dei gironi della Serie A[7], si è presentata al Palazzetto dello Sport di Fiano Romano con soltanto cinque ragazze della Juniores[8].

Fiano Romano
21 settembre 2014, ore 21:00 CEST
Lazio Femminile44 – 0
(23-0)
referto
TernanaPalasport comunale
Arbitri:  Mauro De Coppi (Conegliano)
Rosario La Cerra (Battipaglia)
Crono:  Luca Mario Vannucchi (Prato)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Comunicato Ufficiale N.277 2014/2015 (PDF), in Divisione Calcio a 5, 12 dicembre 2014. URL consultato il 6 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  2. ^ a b Comunicato Ufficiale N.65 2014/2015 (PDF), in Divisione Calcio a 5, 25 settembre 2014. URL consultato il 6 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  3. ^ Comunicato Ufficiale N.31 2014/2015 (PDF), in Divisione Calcio a 5, 12 agosto 2014. URL consultato il 6 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  4. ^ a b In virtù degli scontri diretti
  5. ^ 2 punti di penalizzazione
  6. ^ La Serie A femminile sbarca su RaiSport: le finali posticipate di un giorno e in diretta tv, in Divisione Calcio a 5, 29 maggio 2015. URL consultato il 6 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  7. ^ Supercoppa: botta e risposta tra Ternana e Lazio Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. fannernews.it
  8. ^ Supercoppa italiana: alla Lazio il primo trofeo della stagione, Ternana k.o., in Divisione Calcio a 5, 21 settembre 2014. URL consultato il 6 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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