Sergio Gallo

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Sergio Gallo
NascitaMondragone (Caserta), 13 agosto 1964
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armata Esercito Italiano (fino al 2000)

Arma dei Carabinieri (dal 2000)

Arma Carabinieri
RepartoNucleo operativo radiomobile di Chiari
GradoAppuntato scelto
Decorazioni Medaglia d'oro al valor civile
Fonte Carabinieri.it
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Sergio Gallo (Mondragone, 13 agosto 1964) è un militare italiano, appuntato scelto dell'Arma dei Carabinieri, insignito di Medaglia d'Oro al Valor Civile.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

In forza al Nucleo operativo radiomobile di Chiari[1]. La mattina del 29 marzo 2000 in servizio di pattuglia con il vicebrigadiere Mariano Machì, intervenne nel corso di una rapina presso una banca a Chiari ingaggiando uno scontro a fuoco con i rapinatori, che permise di trarre in salvo un ostaggio[2].

Il reparto di appartenenza dei militari dell'Arma pochi giorni prima, il 7 marzo, aveva subito la perdita del Carabiniere Scelto Massimo Urbano, vittima di un incidente stradale avvenuto durante un inseguimento di autovetture sospette che avevano forzato un posto di blocco[1].

Il 4 giugno 2001 il Presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha conferito la Medaglia d'Oro al Valor Civile all'appuntato scelto Gallo[3].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Intervenuto unitamente ad altro militare presso agenzia di credito ove era in corso una rapina, veniva fatto segno da parte di due malviventi a proditoria e violenta azione di fuoco. Con coraggiosa determinazione e consapevole sprezzo del pericolo, replicava con l arma in dotazione facendo desistere i malfattori dall'intento omicida nei confronti del collega, già a terra gravemente ferito e costringendoli ad abbandonare la refurtiva e a darsi alla fuga. Colpito ad una spalla si accasciava al suolo. Chiaro esempio di elette virtù civiche ed altissimo senso del dovere. Chiari (Brescia) - 29 marzo 2000.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Sparatoria dopo una rapina un carabiniere è grave, su Repubblica.it, 29 marzo 2000. URL consultato il 3 aprile 2016.
  2. ^ Nel Bresciano Banditi in fuga sparano ai carabinieri, su LaStampa.it, 30 marzo 2000. URL consultato il 3 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2016).
  3. ^ Comunicato del Presidente Carlo Azeglio Ciampi, su presidenti.quirinale.it. URL consultato il 3 aprile 2016.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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