Se li conosci li eviti

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Se li conosci li eviti
AutorePeter Gomez e Marco Travaglio
1ª ed. originale2008
Generesaggio
Sottogenereinchiesta
Lingua originaleitaliano

Se li conosci li eviti è un libro-inchiesta di Peter Gomez e Marco Travaglio scritto prima delle elezioni politiche del 2008 il cui argomento è (testualmente):

«Raccomandati, riciclati, condannati, imputati, ignoranti, voltagabbana, fannulloni del nuovo Parlamento.»

Contenuto[modifica | modifica wikitesto]

Il libro contiene un grande numero di informazioni su molti dei candidati alle elezioni politiche del 2008. Dei parlamentari è riportata la carriera politica, citazioni (spesso in contrasto tra di loro), la fedina penale e la percentuale di assenze alle votazioni per quelli che già erano stati eletti in Parlamento nella legislatura precedente.

Lo scopo di questo libro, secondo gli autori stessi, è quello di aiutare i cittadini ad orientarsi tra le liste elettorali e conoscere meglio i candidati, in modo da fare una scelta più ragionata. Il libro è composto da due parti principali.

Le nostre liste[modifica | modifica wikitesto]

Nella prima, piuttosto breve in verità, intitolata "Le nostre liste", i due autori cercano innanzitutto di elencare un certo numero di parlamentari uscenti che, a loro avviso, si sono comportati bene e sarebbero da riconfermare nella nuova legislatura. Alcuni di questi, fanno notare gli autori, non sono stati ricandidati dai partiti.

Vengono poi elencati anche i parlamentari, considerati "buoni", che hanno votato no alla legge Mastella sulle intercettazioni e sì al cosiddetto emendamento Licandro. Quest'ultimo si proponeva di rendere incompatibile la carica di componente della commissione parlamentare antimafia per i condannati in via definitiva per reati contro la pubblica amministrazione e per coloro che prestano assistenza legale a tali imputati. L'emendamento fu respinto a larghissima maggioranza alla Camera il 6 luglio 2006.

Infine, sono presenti una serie di liste di "cattivi" secondo gli autori. Sono elencati:

  • coloro che hanno votato sì alla legge sull'indulto (chiamata "legge vergogna" dagli autori in un'altra sezione del libro);
  • i parlamentari intervistati dalla trasmissione televisiva Le Iene che non hanno saputo rispondere o hanno risposto non correttamente a semplici domande di cultura generale;
  • quelli che hanno parenti o amici intimi anch'essi parlamentari o candidati;
  • quelli che hanno fatto dichiarazioni contro la libertà di stampa;
  • quelli implicati in uno scandalo relativo al Commissariato straordinario per l'emergenza dei rifiuti in Campania;
  • quelli che, secondo un'inchiesta dei giornalisti dell'Espresso Marco Lillo e Emiliano Fittipaldi, hanno acquistato case a Roma a prezzi fuori mercato.

Le loro liste[modifica | modifica wikitesto]

Nella seconda parte del libro, chiamata "Le loro liste", sono invece presenti le schede di 157 candidati, di tutti gli schieramenti politici, così suddivisi:

Sono presenti anche schede riferite ai maggiori leader politici italiani, come Silvio Berlusconi, Walter Veltroni, Gianfranco Fini, Pier Ferdinando Casini, Massimo D'Alema, Umberto Bossi e Piero Fassino solo per citare i più noti. Le schede sono composte da:

  • Anagrafe: luogo e data di nascita;
  • Curriculum: note biografiche e carriera politica;
  • Soprannome (se esiste);
  • Segni particolari: sono elencati in sostanza i motivi (non penali) che secondo gli autori renderebbero sconsigliabile la candidatura del soggetto;
  • Fedina penale: elenco degli eventuali procedimenti definitivi o in corso a carico del soggetto;
  • Frase celebre: una citazione particolarmente significativa (in negativo);
  • Assenze: se il soggetto è già stato parlamentare, la percentuale di assenze nella legislatura precedente.

Appendice[modifica | modifica wikitesto]

Il libro si conclude con un'appendice nella quale è presente un confronto per sommi capi tra i programmi elettorali delle due principali coalizioni politiche, cioè quella composta da Popolo della Libertà e Lega Nord e quella composta da Partito Democratico e Italia dei Valori. È presente inoltre un capitolo in cui vengono elencate e analizzate le cosiddette "leggi vergogna" approvate dai due precedenti governi, cioè quello di Silvio Berlusconi nel periodo 2001-2006 e quello di Romano Prodi del 2006-2008.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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