Sd.Kfz. 234/4
Sd.Kfz. 234/4 | |
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Un Sd.Kfz 234/4 esposto al museo di Munster | |
Descrizione | |
Equipaggio | 4 |
Dimensioni e peso | |
Lunghezza | 5,86 (cannone escluso) |
Larghezza | 2,33 m |
Altezza | 2,35 m |
Peso | 11,5 t (in assetto di combattimento) |
Capacità combustibile | 360 l |
Propulsione e tecnica | |
Motore | Tatra 103, V 12 diesel raffreddato ad aria |
Potenza | 210 hp |
Rapporto peso/potenza | 19,1 |
Trazione | 8x8 |
Sospensioni | a balestre |
Prestazioni | |
Velocità | 85 (su strada) 35 (fuori strada) |
Autonomia | 1000 |
Pendenza max | 50 % |
Armamento e corazzatura | |
Armamento primario | Pak 40 L/46 da 75 mm |
Armamento secondario | MG 42 o MG 34 |
Corazzatura frontale | 30 mm |
Corazzatura laterale | 14,5 mm |
Panzer: i blindati tedeschi della Seconda guerra mondiale, vol. 10, De Agostini, 2009 | |
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Lo Sd.Kfz. 234/4 fu un'autoblindo ad otto ruote motrici, variante del più noto Sd.Kfz. 234/2 "Puma".
Storia del progetto[modifica | modifica wikitesto]
L'esperienza derivata dall'impiego delle autoblindo 8x8 sui diversi teatri di guerra portò gli ingegneri tedeschi, nel corso del 1943, ad applicare talune migliorie ai precedenti modelli 231 e 232. Esse riguardarono principalmente due aspetti: la forma e la blindatura dello scafo corazzato (portata a 30 mm) e, in secondo luogo, il motore, vero elemento di novità, in quanto la scelta di montare un diesel si discostava dai tradizionali propulsori a benzina installati sulle precedenti Sd.Kfz. 231 e Sd.Kfz. 232. Queste ed altre modifiche minori condussero alla nascita dei veicoli della famiglia 234.
Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]
Lo Sd.Kfz. 234/4 era in tutto simile al 234/3, tranne che per il cannone: se quest'ultimo montava un 7,5 cm KwK 37 L/24, il primo, invece, era dotato di un pezzo di pari calibro calibro, ma avente un potere perforante (si guardi la tabella sottostante) decisamente maggiore: un 7,5 cm KwK 40, lo stesso impiegato sui Panzer IV dalla versione F2 in poi.
Cannone | Lunghezza della canna (mm) |
Tipo di munizione | velocità alla volata (m/s) |
Penetrazione (mm) | ||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
100 m | 500 m | 1000 m | 1500 m | 2000 m | ||||
7,5 cm Kan. L/24 | 1766,5mm | K.Gr.Patr.rot.Pz | 385 | 41 | 39 | 35 | 33 | 30 |
7,5 cm StuK 40 L/43 | 3281mm | Pzgr. Patr.39 | 740 | 99 | 91 | 82 | 72 | 63 |
7,5 cm StuK 40 L/48 | 3615mm | Pzgr. Patr.39 | 790 | 106 | 96 | 85 | 74 | 64 |
A differenza del Panzer IV, però, il pezzo non era sistemato in una torretta girevole, bensì "su una sorta di piedistallo al centro della camera di combattimento" [2], che rimaneva quindi a cielo aperto. L'unica protezione per i serventi al pezzo era garantita dalla scudatura del cannone medesimo, lasciata invariata rispetto a quella in uso sui 7,5 cm PaK 40 adoperati dalla fanteria [3]. Per quanto riguarda il motore, il modello prescelto fu un V12 Tatra 103 alimentato a gasolio e raffreddato ad aria. Esso era in grado di erogare una potenza di 210 cv e, differenza principale rispetto alle precedenti autoblindo a benzina, di garantire un'autonomia nominale di ben 900 Km.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Sturmgeschutz & Its Variants, Walter J. Spielberger, P67, ISBN 0-88740-398-0
- ^ Panzer: i blindati tedeschi della Seconda guerra mondiale, vol. 10, De Agostini, 2009
- ^ Si tratta dello stesso cannone: l'unica differenza risiede nel nome, poiché i tedeschi denominavano "Pak" (Panzer abwehr kanone, cannone anticarro) i pezzi trainati da semicingolati e adoperati dalla fanteria, mentre "Kwk" (Kampfwagenkanone, cannone per carro armato) quelli installati sui carri
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