Santa Maria del Ponte

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Disambiguazione – Se stai cercando la frazione di Cugnoli in provincia di Pescara, vedi Santa Maria del Ponte (Cugnoli).
Santa Maria del Ponte
frazione
Santa Maria del Ponte
Santa Maria del Ponte – Veduta
Santa Maria del Ponte – Veduta
La porta "da chèp(e)"
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Abruzzo
Provincia L'Aquila
Comune Tione degli Abruzzi
Territorio
Coordinate42°12′32″N 13°38′39″E / 42.208889°N 13.644167°E42.208889; 13.644167 (Santa Maria del Ponte)
Altitudine558 m s.l.m.
Abitanti59 (04-01-2009 (ISTAT))
Altre informazioni
Cod. postale67020
Prefisso0862
Fuso orarioUTC+1
Patronosan Pancrazio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Santa Maria del Ponte
Santa Maria del Ponte

Santa Maria del Ponte è un borgo medievale nel comune di Tione degli Abruzzi, situato sul versante solatio della media valle Subequana in posizione centrale tra L'Aquila e Sulmona.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Porta da piedi

L'assetto insediativo è quello di "borgo fortificato" che sorge presso la omonima chiesa medievale situata a valle del borgo stesso, scendendo verso il fiume Aterno-Pescara. La chiesa, importante dal punto di vista artistico-architettonico e particolare per la sua struttura irregolare ed asimmetrica, non ha origini precise. Quasi certamente di origini monastiche, potrebbe essere stata costruita sui resti di un tempio pagano intorno al V-VI secolo; ma la sua realizzazione si potrebbe anche far risalire all'XI secolo o secondo una terza ipotesi al XII secolo.

Fu uno dei "castelli" fondatori della città dell'Aquila.[1]

Inizialmente compreso nel comune di Fontecchio, nel 1954[2] ottenne di passare a quello di Tione degli Abruzzi per la maggior vicinanza geografica.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

I terreni tra i boschi e il fiume per lo più ricoperti di arbusti di quercia e nocciòlo si prestano molto bene alla raccolta di ottimo tartufo nero; vi si trovano inoltre colture caratteristiche come lo zafferano.
Particolarmente ricca è anche la fauna, costituita tra l'altro da animali di grossa taglia quali lupi, cinghiali, cervi, daini, orsi nonché da uccelli rapaci. Il territorio del borgo, come gli adiacenti territori dei caratteristici e romantici borghi di Fontecchio, Tione degli Abruzzi, Goriano Valli, San Lorenzo di Beffi, Succiano, Beffi, è oggi inserito nel Parco naturale regionale Sirente-Velino.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Il borgo è di interesse perché ancora conserva l'antico aspetto medievale, circondato da mura, di cui di conserva molto bene Porta Santa Maria, principale accesso. Tra le case, si scorge la chiesa dell'Assunta.

Chiesa collegiata di Santa Maria del Ponte[modifica | modifica wikitesto]

Facciata di Santa Maria del Ponte

Si trova appena fuori dal borgo. Collegiata di Santa Maria del Ponte: eretta nel XII secolo e in seguito ingrandita, conserva un aspetto esterno irregolare, con aggiunte successive (in particolare la sede settecentesca della confraternita). L'interno è pregevole e presenta parti lapidee e porzioni di affreschi di notevole interesse. Da questa Chiesa provengono opere d'arte che prima del terremoto del 2009 erano custodite nel Museo del Castello Cinquecentesco dell'Aquila. La più importante è il Trittico di Beffi, conosciuto a livello internazionale dopo il successo avuto nel tour americano - Washington museum, Nevada Museum e Getty Museum di Los Angeles. Oltre 500 000 persone hanno potuto ammirare questa tavola di autore sconosciuto, ma sicuramente di scuola senese, da alcuni accostato a Taddeo di Bartolo. Inoltre un presepe in terracotta policroma e la statua di s. Antonio abate, quest'ultima di Saturnino Gatti.

La statua di Gatti dagli anni 50 era conservata nel Castello cinquecentesco dell'Aquila, sede del Museo Nazionale d'Abruzzo, danneggiata dal terremoto del 2009, è stata ricostruita fedelmente ed esposta tuttora nel museo.

Trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Il borgo è raggiungibile tramite la Strada statale 261 Subequana. Le stazioni ferroviarie più vicine sono Tione degli Abruzzi e Fontecchio, entrambe sulla ferrovia Terni-Sulmona.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Andrea Casalboni, La fondazione della città di L'Aquila (PDF), in Eurostudium, gennaio-marzo 2014, pp. 65-93. URL consultato l'11 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2021).
  2. ^ DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 luglio 1954, n. 913, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 15 novembre 2020.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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