San Vero Congius

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San Vero Congius
frazione
San Vero Congius – Veduta
San Vero Congius – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sardegna
Provincia Oristano
Comune Simaxis
Territorio
Coordinate39°56′18.89″N 8°43′05.74″E / 39.93858°N 8.71826°E39.93858; 8.71826 (San Vero Congius)
Abitanti100 (circa)
Altre informazioni
Cod. postale09088
Prefisso0783
Fuso orarioUTC+1
Cod. catastaleI383
Nome abitanti(IT) sanveresi
(SC) santueresus
Patronosan Nicola
Giorno festivo6 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Vero Congius
San Vero Congius

San Vero Congius è una frazione del comune di Simaxis, in provincia di Oristano, di circa 100 abitanti. Fino al 1928 era un comune autonomo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome del paese deriva dal latino Sanctus Theodorus, da cui deriva la forma contratta Santu 'Eru, erroneamente tradotta in italiano come "San Vero".

L'area fu abitata già in epoca nuragica per la presenza sul territorio di alcune testimonianze archeologiche, tra cui un nuraghe.

Nel medioevo appartenne al Giudicato di Arborea e fece parte della curatoria di Simaxis, di cui Simaxis era il capoluogo. Alla caduta del giudicato (1410) entrò a far parte del Marchesato di Oristano. Alla sconfitta del marchesato durante la conquista aragonese della Sardegna, passò sotto il dominio aragonese e cadde in possesso della famiglia dei Carroz. Intorno al 1767 fu incorporato nel Marchesato d'Arcais, feudo della famiglia dei Nurra, ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.

Nel 1928 il comune fu soppresso e divenne una frazione di Simaxis.

Il paese venne trasferito nel Salto di Sant'Elena, lungo la strada statale 388 (tra Simaxis e Ollastra) in epoca fascista, dopo che il vecchio centro era stato quasi totalmente distrutto da una piena del fiume Tirso.

La vicenda passata del piccolo paese è stata raccontata, seppur attraverso toponimi di pura invenzione, nella commedia in lingua sarda Basciura, dell'oristanese Antonio Garau.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Del vecchio borgo rimangono i resti di due chiese: la chiesa parrocchiale dedicata a san Niccolò di Mira (della quale rimangono pochi ruderi) e la chiesetta bizantina di san Teodoro in Congius.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]