San Pietro in Selve

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San Pietro in Selve
comune
Sveti Petar u Šumi
San Pietro in Selve – Bandiera
San Pietro in Selve – Veduta
San Pietro in Selve – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Croazia Croazia
Regione Istria
Amministrazione
SindacoMario Bratulić
Territorio
Coordinate45°11′00″N 13°51′41″E / 45.183333°N 13.861389°E45.183333; 13.861389 (San Pietro in Selve)
Altitudine329 m s.l.m.
Superficie14,39 km²
Abitanti1 067 (31-03-2011, Censimento 2011)
Densità74,15 ab./km²
Comuni confinantiPisino, Gimino, Canfanaro, Antignana
Altre informazioni
Cod. postale52404
Prefisso052
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Croazia
San Pietro in Selve
San Pietro in Selve
San Pietro in Selve – Mappa
San Pietro in Selve – Mappa
confini comunali rispetto alla regione
Sito istituzionale

San Pietro in Selve (in croato Sveti Petar u Šumi; in veneto San Piero in Selve) è un comune croato di 1.067 abitanti dell'Istria.

Località[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di San Pietro in Selve ha un solo insediamento (naselja), San Pietro in Selve (Sveti Petar u Šumi).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'abbazia di San Pietro e Paolo

L'insediamento posto nella Marca d'Istria sorse intorno all'abbazia benedettina dei Santi Pietro e Paolo[1], fondata nel 1134 da Engilberto II, conte di Gorizia e dell'Istria, e menzionata per la prima volta in una sentenza del vescovo di Pedena del 1174. L'abbazia è dotata di numerose proprietà territoriali e feudali fra cui Rovarolo di Montona, metà del territorio di San Michele di Leme di Orsera e delle decime di Corridico di Antignana. Nel 1459 il monastero, abbandonato dai benedettini, passò all'Ordine dei Paolini con il consenso di papa Pio II e dell'imperatore Federico III, venne costruito un noviziato e una scuola elementare per i bambini istriani e vennero unite al priorato paolino la chiesa dell'antica abbazia di Sant' Elisabetta di Novacco di Montona e le chiese di San Salvatore di Caldier e San Dionisio nei pressi di Caroiba. L'attuale complesso monastico barocco fu terminato nel 1731. L'abbazia venne soppressa dall'imperatore Giuseppe II nel 1783, ma fu ristabilita nel 1993[2].

Società[modifica | modifica wikitesto]

La presenza autoctona di italiani[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Esodo giuliano dalmata, Italiani di Croazia e Unione Italiana.

È presente una piccola comunità di italiani autoctoni che rappresentano una minoranza residuale di quelle popolazioni italiane che abitarono per secoli la penisola dell'Istria e le coste e le isole del Quarnaro e della Dalmazia, territori che appartennero alla Repubblica di Venezia. La presenza degli italiani a San Pietro in Selve è drasticamente diminuita in seguito all'esodo giuliano dalmata, che avvenne dopo la seconda guerra mondiale e che fu anche cagionato dai "massacri delle foibe".

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Il censimento 2011 riporta 1.057 croati, 3 bosniaci, 2 italiani.

% Ripartizione linguistica (gruppi principali)[3]
0,28% madrelingua bosniaca
99,25% madrelingua croata
0,19% madrelingua italiana

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rino Cigui, I Benedettini nella Venezia Giulia di Antonio Alisi, Atti, vol. XXXVII, 2007, pp. 437-439
  2. ^ Storia dell'abbazia sul portale pavlini.com
  3. ^ Censimento Croazia 2011

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