Samanta Botter

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Samanta Botter
Dati biografici
Paese Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 173 cm
Peso 60 kg
Rugby a 15
Ruolo Estremo
Ritirata 2011
Carriera
Attività di club[1]
1995-1997Perle Nere
1997-2001Roccia Rubano
2001-2003Red Panthers
2003-2011Riviera del Brenta
Attività da giocatrice internazionale
1996-2004Bandiera dell'Italia Italia28 (?)
Attività da allenatrice
1992-1998PetrarcaU-9
2003-2006ValsuganaU-15
2008-2010Riviera del Brenta

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Statistiche aggiornate al 16 marzo 2018

Samanta Botter (Trieste, 6 agosto 1970) è un'ex rugbista a 15, allenatrice di rugby a 15 e dirigente sportiva italiana, in carriera attiva come estremo; in precedenza fu cestista fino alla serie A/2 e dopo la fine della carriera rugbistica è stata anche giocatrice di calcio gaelico, disciplina nella quale ha rappresentato l'Italia a livello internazionale; dal 2017 è direttrice del settore femminile giovanile del Petrarca.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Avviata giovanissima alla pallacanestro, praticò tale disciplina per 14 anni militando in varie compagini padovane fino a giungere alla serie A2[1][2]; nel 1995 si aggregò alla nascente formazione delle Perle Nere, ramo femminile del Petrarca[1], di cui in seguito sarebbe divenuta capitano[3].

Già nel 1996 fu esordiente in Nazionale, durante il campionato europeo in Spagna, in cui l'Italia giunse quarta; due anni più tardi fu tra le convocate alla Coppa del Mondo nei Paesi Bassi; a livello nazionale passò nel 2001 alla squadra femminile del Benetton, le Red Panthers, con cui vinse lo scudetto al primo anno; a seguire fu convocata per la Coppa del Mondo di rugby femminile 2002, la sua seconda consecutiva[4].

Nel 2003, dopo il secondo scudetto consecutivo con le trevigiane, si trasferì a Mira al Riviera del Brenta, contribuendo alla vittoria del loro primo titolo italiano, terzo personale e consecutivo; nel 2004 si ripeté, riuscendo a vincere quattro scudetti consecutivi con due squadre diverse. Contemporaneamente all'attività da giocatrice fu allenatrice dell'Under-15 femminile del Valsugana[5]; nel 2008 fu giocatrice-allenatrice del Riviera del Brenta che nel 2010 guidò alla vittoria nel campionato anche se non scese mai in campo in tale stagione; nel 2011, raggiunti i limiti d'età, smise di giocare[1].

Una volta cessata l'attività in campo ebbe diversi ruoli nel rugby giovanile; nel 2014 rispose a una richiesta di reclutamento di giocatrici di calcio gaelico per costituire una squadra nazionale che affrontasse la Francia a Tolosa e il 14 novembre di quell'anno debuttò internazionalmente in tale disciplina[2], per poi entrare nella squadra di club delle Venetian Lionesses di Rovigo, costituitosi nel 2015. Nel frattempo, tornata nel settore giovanile del Petrarca come direttrice degli skill, dal 2017 è anche coordinatrice del settore juniores femminile dello stesso club[6].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatrice[modifica | modifica wikitesto]

Allenatrice[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia di bronzo al valore atletico - nastrino per uniforme ordinaria
«Per oltre 20 presenze in Nazionale (brevetto n. 22547)»
— 2002

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Riviera del Brenta, Samanta Botter, su ilmuseodelrugby.it, Fondazione "Il Museo del Rugby, Fango e Sudore", 29 luglio 2013. URL consultato il 30 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2018).
  2. ^ a b Maurizio Toso, Samanta ambasciatrice del football gaelico, in la Nuova Venezia, 22 giugno 2015. URL consultato il 30 marzo 2018.
  3. ^ Il Petrarca raduna i suoi capitani per una cena al Centro Geremia, in il Mattino di Padova, 15 marzo 2018. URL consultato il 30 marzo 2018.
  4. ^ Coppa del mondo di rugby, convocata l'atleta del Deledda Sabrina Melis, in la Nuova Sardegna, 13 maggio 2002. URL consultato il 31 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2016).
  5. ^ Il Valsugana riparte con Marzio Innocenti, in il Mattino di Padova, 10 settembre 2005.
  6. ^ Simone Varroto, Il Petrarca tra rinnovi e addii riapre anche il settore femminile, in il Mattino di Padova, 26 giugno 2017. URL consultato il 31 marzo 2018.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]