Saleem Haddad

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Saleem Haddad (in arabo سليم حداد?; Al Kuwait, 1983) è uno scrittore, regista e operatore umanitario kuwaitiano, di origine iracheno-tedesca e palestinese-libanese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

È nato Al Kuwait nel 1983 da padre libanese-palestinese e madre irachena-tedesca.[1] È cresciuto e ha studiato in Giordania, Canada e Regno Unito.[1] Vive a Lisbona.[2]

Il suo romanzo d'esordio, Ultimo giro al Guapa (Guapa), pubblicato nel marzo 2016 dall'editore Other Press, è ambientato nell'arco di 24 ore e narra la storia di Rasa, un uomo gay che vive in un Paese arabo senza nome e che cerca di ritagliarsi una vita nel bel mezzo di sconvolgimenti politici e religiosi.[3] Il romanzo ha ricevuto critiche positive da parte della stampa.[4][5] È stato tradotto in numerose lingue; in italia è stato pubblicato da Edizioni e/o.

Al London Literature Festival del 2017 ha ricevuto il Polari First Book Prize. Il premio viene assegnato annualmente a uno scrittore di poesia, prosa, narrativa o saggistica, la cui l'opera prima esplora l'esperienza LGBT.[6]

Nel 2018 Haddad ha scritto e diretto il cortometraggio, Marco. Il film nel marzo 2019 è stato presentato in anteprima mondiale al Mawjoudin Queer Film Festival di Tunisi e in anteprima europea al BFI Flare: London LGBT Film Festival di Londra. Successivamente il film è stato proiettato a livello internazionale in festival come il Palm Springs International ShortFest e l'Outfest Fusion, ed è stato nominato come miglior cortometraggio britannico all'Iris Prize del 2019.

Scrive per Slate e Muftah.

Ha lavorato per varie organizzazioni umanitarie come Medici Senza Frontiere, per cui è stato in Yemen, Siria e Iraq,[2] e collabora con il Centro di Studi Strategici dell'Università della Giordania. Lavora come Conflict and Security Advisor per le aree del Medio Oriente e del Nord Africa per conto di Safeworld.[7]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Saleem Haddad, Ultimo giro al Guapa, traduzione di Silvia Castoldi, Roma, Ediaizoni E/O, 2016, ISBN 978-88-6632-721-9.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Ben Kelly, Author Saleem Haddad on the Middle East's 'don't ask, don't tell' gay culture, in Attitude, 8 marzo 2016. URL consultato il 15 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2016).
  2. ^ a b Stuart Waterman, Saleem Haddad: On the Arab Spring and Writing About the Queer Arab Experience, in Lambda Literary Foundation, 21 maggio 2016. URL consultato il 15 aprile 2022 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2016).
  3. ^ Rayyan Al-Shawaf, REVIEW: 'Guapa,' by Saleem Haddad, in Star Tribune, 22 aprile 2016. URL consultato il 15 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2016).
  4. ^ Briefly Noted, in The New Yorker, 16 maggio 2016. URL consultato il 15 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2016).
  5. ^ Derek Attig, Buy, Borrow, Bypass: Finding Your Place in the World, su Book Riot, 11 aprile 2016. URL consultato il 15 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2017).
  6. ^ Joshua Haigh, Saleem Haddad wins Polari first book book prize, in Attitude, 14 ottobre 2017. URL consultato il 15 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2017).
  7. ^ https://www.edizionieo.it/author/635/saleem-haddad

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN305200867 · LCCN (ENnb2013017521 · GND (DE1127537415 · J9U (ENHE987011900371805171