SAPAV

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S.A.P.A.V.
StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà per azioni
Fondazione1911 a Perosa
Chiusura2010 Incorporata nella Sadem S.p.a.
SettoreTrasporti su gomma

La Società Anonima Servizio Automobilistico Perosa Alte Valli (l’acronimo S.A.P.A.V. fu introdotto soltanto nel 1929) fu fondata il 3 giugno 1911 a Perosa dal cav. Giovanni Agnelli, come socio di maggioranza, e dalla Società Anonima della Tramvia Pinerolo Perosa Argentina (T.P.P.). Le originali due linee in gestione furono la Perosa ArgentinaFenestrellePragelato e la Perosa ArgentinaPerrero che erano espletate con l’utilizzo di tre omnibus FIAT[1].

Nel 1914 fu istituita un’ulteriore linea, questa volta in Val Pellice, tra Torre Pellice e Bobbio. Nei primi anni di esercizio oltre al trasporto dei passeggeri vi era la possibilità di trasporto di colli, infatti nel 1916 fu acquistato un camion a tale scopo. Nel 1920 la SAPAV divenne proprietà della FIAT. Nel 1927 si iniziò la costruzione dello storico deposito mezzi in Viale Mamiani a Pinerolo, per il ricovero di una parte dei 28 mezzi che possedeva a quella data. Negli anni Cinquanta le linee, oltre alla Val Chisone, Germanasca e Pellice, si spingevano anche su tutta la pianura pinerolese, la Val Susa e vi erano anche dei collegamenti internazionali come la linea TorinoPineroloSaluzzoTendaNizza o la TorinoPineroloBrianconGrenoble. Nel 1968 la SAPAV sostituì, vista la dismissione della tramvia Pinerolo – Perosa Argentina, il servizio tramviario con quello automobilistico.[1]

Nel 1991 la Sapav venne acquista dalla Sadem di Torino, a sua volta posseduta dalla Savda di Aosta, ed insieme crearono l’Alpibus[2]. Nel 2005 la Sadem, e quindi di conseguenza la SAPAV, fu ceduta al gruppo SAB controllato dall'inglese ARRIVA.

Dal 1º gennaio 2010 la Sadem incorpora la SAPAV facendo sparire uno storico marchio a un passo dal suo centenario.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Marco Bertone, Massimo Bosco e Valter Bruno, SAPAV - Un viaggio lungo un secolo, LAR EDITORE.
  2. ^ arriva.it, https://www.arriva.it/savda.
  3. ^ sadem.it, https://web.archive.org/web/20200529150111/http://www.sadem.it/it/azienda.aspx. URL consultato il 24 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2020).