Rumer Godden

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Margareth Rumer Godden

Margareth Rumer Godden (Sussex, 10 dicembre 1907Moniaive, 8 novembre 1998) è stata una scrittrice, poetessa e sceneggiatrice inglese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Scrittrice, saggista, collaboratrice della BBC, trascorre gran parte della sua giovinezza in India, al punto da autodefinirsi scrittrice anglo-indiana.

Nata nel Sussex nel 1907, crebbe in India insieme a tre sorelle a Narayanganj. Nel 1920 tornò in patria, per frequentare la scuola, studiando anche per maestra di ballo.[1] Nel 1925, a Calcutta, aprì una scuola di danza per bambini inglesi e indiani. Tenne aperta questa scuola per vent'anni insieme alla sorella Nancy. Nel frattempo, scrisse il suo primo best seller, Black Narcissus.

Dopo un matrimonio infelice durato otto anni, si trasferisce nel 1942 nel Kashmir insieme alle due figlie, stabilendosi all'inizio in una house boat. Dopo un misterioso incidente per un tentato avvelenamento che doveva colpire lei e le figlie, ritornò nel 1944 a Calcutta; il libro Kingfishers Catch Fire si basa sul suo soggiorno in Kashmir.[1]

Si sposa di nuovo nel 1949, ritorna in Gran Bretagna e si stabilisce definitivamente in Inghilterra, nel Sussex.

Nel 1950, comincia a interessarsi al cattolicesimo a cui si convertirà ufficialmente nel 1968: molti dei suoi romanzi contengono ritratti di religiosi, preti o monache.

Visitò l'India un'ultima volta nel 1994, visitando di nuovo il Kashmir insieme a una troupe della BBC per girare un documentario sulla sua vita e i suoi libri.

Rumer Godden è morta l'8 novembre 1998 all'età di 90 anni.

Il suo primo romanzo Enigma cinese è del 1936, cui seguiranno nel 1938 La signora e l'unicorno e, nel 1939 Narciso nero, la sua opera più nota, ambientata in un villaggio ai piedi dell'Himalaia, da cui venne tratto il film Narciso nero. A questa faranno seguito altri romanzi fra cui: Sinfonia zingaresca, Fuga nel tempo, A colazione dai Nikolides, Estate dolce amara, Il fiume (da cui sarà tratta una versione cinematografica Il fiume di Jean Renoir) e La casa di granito.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

Fiction[modifica | modifica wikitesto]

Non-fiction[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura per l'infanzia[modifica | modifica wikitesto]

Poesie[modifica | modifica wikitesto]

Racconti[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiatura[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Passioni indiane, Elisabetta Rasy, Domenica, Il Sole 24 Ore, Numero 356, 29 dicembre 2013

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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