Ronde-bosse

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Il Dunstable Swan Jewel, circa 1400. British Museum
Il Reliquiario della Sacra Spina nel British Museum; Parigi, prima del 1397

Ronde-bosse, en ronde bosse o incrostato è una tecnica di fabbricazione dello smalto sviluppata in Francia nel tardo XIV secolo per produrre piccole immagini tridimensionali di figure, in gran parte o interamente ricoperte di smalto. Il nuovo metodo prevedeva l'occultamento parziale dell'oro sottostante, o talvolta dell'argento, del quale era costituita la figura. Si differenzia dalle vecchie tecniche che producevano solo smalto su una superficie piana o curva e, per lo più, come champlevé, con l'utilizzo di metalli non preziosi, come il rame, che erano dorati per farli sembrare d'oro.[1] Nella tecnica dello smalto en ronde-bosse vengono create piccole figure in oro o argento con delle superfici leggermente irruvidite per fornire un ancoraggio per lo smalto, che viene applicato come una pasta e poi cotto. In alcuni casi il contorno può essere soltanto un filo.[2]

IL termine deriva dal francese émail en ronde bosse ("smalto in tondo"), tuttavia in francese en ronde bosse significa "a tutto tondo" ed è usato in tutte le forme di scultura tridimensionale.[3]

La tecnica raggiunse rapidamente la maturità e determinò un gruppo "eccezionalmente grande di commissioni dalle corti francese e borgognona, principalmente intorno al 1400 ma che apparentemente continuarono nel secondo quarto del XV secolo".[4] Queste comprendono il Goldenes Rössl ("Golden Pony") ad Altötting in Baviera, il pezzo più famoso,[5] il Reliquiario della Sacra Spina nel British Museum, il "Tableau of the Trinity" nel Museo del Louvre (probabilmente realizzato a Londra),[6] e una manciata di altre opere religiose, ma la grande maggioranza dei pezzi registrati negli inventari principeschi sono stati distrutti per recuperare il loro oro. Dopo questo periodo continuarono a essere prodotte opere minori, e ci fu una ripresa dello stile, in opere più grandi nel periodo 1500-1520, anche se non è chiaro dove vennero realizzate.[7] La tecnica è stata utilizzata su parti di una scultura relativamente grande nella famosa Saliera di Francesco I di Francia di Benvenuto Cellini (1543, Vienna) e rimase comune fino al Barocco, di solito in piccole opere e gioielli. La Maison Fabergé russa fece molto uso della tecnica dal XIX secolo fino alla Rivoluzione russa.

La tecnica può essere utilizzata sia con smalto traslucido che opaco, ma più comunemente con il secondo. Lo smalto traslucido si trova principalmente su rilievi che usano "ronde bosse", come una placca con la "Sepoltura di Cristo]" nel Metropolitan Museum of Art di New York.[8] Nell'opera realizzata intorno al 1400, predomina lo smalto bianco da poco sperimentato.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Campbell; 7; Tait 47
  2. ^ Campbell, 7 e 42
  3. ^ Tait, 47; Cherry, 26-30; Osbourne, 334. Il trattino e il corsivo possono essere o non essere usati.
  4. ^ Tait, 48; vedi anche Chapuis
  5. ^ Osbourne, 334. Louvre feature Archiviato il 4 marzo 2010 in Internet Archive. (in francese), con diverse immagini. Stratford con altre immagini e testi.
  6. ^ Tableau of the Trinity Archiviato il 15 giugno 2011 in Internet Archive. anch'esso al Museo del Louvre
  7. ^ Tait, 48
  8. ^ Placca in rilievo con utilizzo di smalto traslucido ed opaco, Metropolitan Museum of Art: "Entombment of Christ [French (Paris)] (1982.60.398)". In Heilbrunn Timeline of Art History.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Campbell, Marian. An Introduction to Medieval Enamels, 1983, Office of Public Sector Information per V&A Museum, ISBN 0-11-290385-1
  • Julien Chapuis, Patronage at the Early Valois Courts (1328–1461), su metmuseum.org, The Metropolitan Museum of Art. URL consultato il 16 luglio 2010.
  • John Cherry, The Holy Thorn Reliquary, British Museum objects in focus, British Museum Press, 2010, ISBN 0-7141-2820-1.
  • Osborne, Harold (ed), The Oxford Companion to the Decorative Arts, 1975, OUP, ISBN 0-19-866113-4
  • Stratford, Jenny, and others, Richard II's Treasure; the Riches of a Medieval King, from The Institute of Historical Research and Royal Holloway, University of London. Images of several pieces in ronde-bosse on these pages under "Items": "Image of St Michael", "The swan badge and the Dunstable Swan", "Brooches"
  • Hugh Tait, Catalogue of the Waddesdon Bequest in the British Museum, British Museum Press, 1986, ISBN 978-0-7141-0525-3.

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