Rhinolophus simulator

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Rhinolophus simulator
Immagine di Rhinolophus simulator mancante
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineLaurasiatheria
OrdineChiroptera
SottordineMicrochiroptera
FamigliaRhinolophidae
GenereRhinolophus
SpecieR.simulator
Nomenclatura binomiale
Rhinolophus simulator
K. Andersen, 1904
Sinonimi

R.bembanicus

Rhinolophus simulator (K. Andersen, 1904) è un pipistrello della famiglia dei Rinolofidi diffuso nell'Africa subsahariana.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza totale tra 63 e 85 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 42 e 49 mm, la lunghezza della coda tra 19 e 29 mm, la lunghezza del piede tra 7 e 10 mm, la lunghezza delle orecchie tra 18 e 23 mm e un peso fino a 11,2 g.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è lunga, soffice e lanuginosa. Le parti dorsali sono marroni scure con la base dei peli più chiara mentre le parti ventrali sono bianco-grigiastre cosparse di marrone lungo i fianchi. Le orecchie sono relativamente corte. La foglia nasale presenta una lancetta affusolata, con i bordi quasi diritti e densamente ricoperta di peli, un processo connettivo con il profilo arrotondato e ricoperto di peli, una sella elevata, larga, con i bordi paralleli e l'estremità arrotondata. La porzione anteriore è larga ed ha una foglietta supplementare sotto di essa. Il labbro inferiore ha tre solchi longitudinali. Le membrane alari sono marroni scure o bruno-grigiastre scure. La coda è lunga ed inclusa completamente nell'ampio uropatagio, il quale è nerastro. Il primo premolare superiore è piccolo e situato lungo la linea alveolare. Il cariotipo è 2n=58 FNa=60.

Ecolocazione[modifica | modifica wikitesto]

Emette ultrasuoni ad alto ciclo di lavoro con impulsi di lunga durata a frequenza costante di 84–86 kHz in Malawi, 78 kHz in Zimbabwe, 82,7±0,4 kHz in Sudafrica e 81,3–82 kHz nello Swaziland.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Si rifugia singolarmente od in gruppi fino a qualche centinaio di individui nelle grotte sia secche che umide e in miniere abbandonate. Rimane sospeso aggrappandosi alle pareti.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di insetti come falene, coleotteri, termiti e grilli.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Si riproduce una volta all'anno con le nascite che avvengono nella stagione delle piogge, circa a metà novembre, dopo una gestazione di 90-130 giorni. I giovani cominciano a volare dopo non più di tre settimane.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nell'Africa occidentale e in quella orientale, dall'Etiopia al Sudafrica orientale.

Vive nelle foreste pluviali, foreste montane e savane alberate. È invece raro nelle savane semi-aride.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sono state riconosciute 2 sottospecie:

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale e la popolazione presumibilmente numerosa, classifica R.simulator come specie a rischio minimo (Least Concern)).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Jacobs, D., Cotterill, F.P.D., Taylor, P.J. & Monadjem, A. 2008, Rhinolophus simulator, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Rhinolophus simulator, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Happold & Happold, 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Meredith & David C.D.Happold, Mammals of Africa. Volume IV-Hedgehogs, Shrews and Bats, Bloomsbury, 2013. ISBN 9781408122549

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