Reza Alijani
Reza Alijani (Qazvin, 1961) è un giornalista iraniano, attualmente imprigionato dalle autorità iraniane per la sua attività giornalistica[1][2][3].
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Redattore e poi capo-redattore del periodico Iran-e-Farda (censurato nel 2000),[4] conduce il giornale verso una linea riformista e particolarmente apprezzata fra gli studenti.[5] Il 10 maggio 2003 viene condannato per le sue attività giornalistiche a sei mesi di carcere e a 10 anni di privazione dei diritti civili insieme ad altri due giornalisti (Taghi Rahmani e Hoda Saber).[5] Dopo aver pagato la cauzione, attendono il processo d'appello in libertà. Arrestati di nuovo il 14 giugno 2003, fino al 30 ottobre successivo vengono tenuti in isolamento.[5] I loro consulenti legali non possono accedere alle pratiche del caso: "non abbiamo ricevuto nessuna informazione relativa alle condanne e non abbiamo accesso ai dossier dei nostri clienti",[5] e le famiglie non possono fare visita ai detenuti. Attualmente è ancora incarcerato.[5]
Nel 2001 riceve (non fisicamente) il Premio Reporter Senza Frontiere.[5][6]
Amnesty International definisce Reza, Taqi Rahmani e Hoda Saber come "prigionieri di coscienza", e ne chiede il rilascio.[7]
Vita privata[modifica | modifica wikitesto]
La moglie di Reza, Parvin Bakhtiarnejad, venne detenuta con il figlio e torturata; è morta nel 2018 a 56 anni.[8]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Iran: Jailed Dissidents Denied Medical Care (PDF), su iranhrdc.org.
- ^ Iran: Jailed Dissidents Denied Medical Care, su hrw.org.
- ^ 'Driven By Fear': Iran Cracks Down On Dissent Amid Rising Public Discontent, su rferl.org.
- ^ 2 Iranian Dissidents Seized, in The Associated Press, The New York Times, 18 dicembre 2000. URL consultato il 5 marzo 2021.
- ^ a b c d e f Iran: Un anno di detenzione arbitraria per Reza Alijani, vincitore del 10mo premio Reporters sans frontières-Fondation de France, su fnsi.it.
- ^ Iranian journalist Reza Alijani awarded Tenth RSF – Fondation de France Prize, su ifex.org.
- ^ Fear for safety/ Incommunicado detention/ Risk of torture and illtreatment/Prisoners of conscience (POCs) (PDF), su amnesty.org.
- ^ Prominent Women’s Rights Activist Dies, su iranwire.com.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Reza Alijani
Controllo di autorità | VIAF (EN) 289386495 |
---|