Rectaflex

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Rectaflex
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione1947 a Roma
Fondata daTelemaco Corsi
Chiusura1955
Sede principaleRoma
SettoreFotografico
Prodottifotocamere

Rectaflex è stata un'azienda italiana con sede a Roma, in attività dal 1947 al 1955, produttrice di fotocamere, in particolare della reflex omonima[1], l'unica SLR mai progettata e prodotta in Italia.

La prima Rectaflex[modifica | modifica wikitesto]

La Rectaflex era una fotocamera SLR 35 mm con otturatore sul piano focale, obiettivi intercambiabili e mirino a pentaprisma. la Rectaflex sarà la prima fotocamera reflex della storia dotata di un pentaprisma per la visione ad altezza occhio che consentiva di ottenere il raddrizzamento completo dell'immagine all'oculare. La Contax S e l'Alpa Reflex, anch'esse dotate di un sistema analogo, vedranno la luce solo un paio d'anni dopo, nel 1949. L'attacco per gli obiettivi era a baionetta di grande diametro, il capo progettista era Telemaco Corsi.

Il primo prototipo della Rectaflex fu un modello in legno. Un prisma ottico a cinque facce sostituiva il vetro smerigliato con pozzetto tipico delle reflex anteguerra, e la Rectaflex fu la prima macchina a restituire un'immagine raddrizzata all'oculare. Il modello di preserie fu chiamato Rectaflex Standard 947 e possedeva il pentaprisma, così come tempi di otturazione da 1 secondo a 1/1000. Il tempo di sincronizzazione era 1/25. Il prisma della 947 correggeva l'inversione sopra-sotto dell'immagine nel mirino, ma non quella destra-sinistra e nello scattare fotografie in verticale l'immagine risultava ancora capovolta, costituendo un notevole inconveniente. Dopo le critiche ricevute alla prima presentazione, il prisma fu ridisegnato per ottenere il raddrizzamento completo dell'immagine all'oculare e poco dopo iniziò la produzione di serie.

Rectaflex 1300 con obiettivo Schneider Xenon 50 mm f:2

Il primo modello di produzione fu la Rectaflex serie 1000 (numeri di serie da 1000 a 1999), piuttosto simile al modello di preserie. La Rectaflex serie 2000 (numeri di serie da 2000 a 2999) aggiunse lo stigmometro nel mirino. Da notare che le denominazioni 'serie 1000' e 'serie 2000' non erano ufficiali ma un modo per riconoscere le varianti mediante il numero di serie.

La Rectaflex serie 4000 (numeri di serie da 4000 a 5500) aveva la leva di carica modificata e mancava del cutter per il film. La Rectaflex serie 16000 (numeri di serie da 16000 a 19000) aveva tre connettori sincro-flash e una finestrella per impostare il numero massimo di pose del film caricato. La Rectaflex serie 20000 (numeri di serie da 20000 a 23000) aveva un otturatore modificato ed una baionetta rinforzata.

La Rectaflex serie 25000 (numeri di serie da 25000 a 32000) aveva un otturatore ulteriormente modificato che poteva raggiungere il tempo di 1/1300 di secondo, presentava inoltre soltanto due connettori sincro-flash; alcuni modelli di questa serie avevano il pulsante di scatto a profilo piatto. Questo modello è talvolta chiamato Rectaflex 1300 a causa del tempo massimo di otturazione, in contrapposizione ai modelli della serie precedente denominati Rectaflex 1000.

Le varianti speciali[modifica | modifica wikitesto]

La Rectaflex Junior era una Rectaflex serie 1000 equipaggiata con un otturatore semplificato; i tempi di scatto andavano da 1/25 a 1/500. Le Rectaflex serie 1000 avevano problemi di affidabilità, per questo motivo ne fu convertito un significativo numero (tra 500 e 1000) in Junior.

La Rectaflex Gold era una Rectaflex serie 25000 con il corpo laminato in oro e finiture in pelle di lucertola. Furono tutte donate a VIP del tempo, tra cui Papa Pio XII, il presidente statunitense Eisenhower e Winston Churchill.

La Rectaflex Rotor era una Rectaflex serie 25000 equipaggiata con una torretta a tre lenti. La produzione stimata di questo modello è compresa tra le 200 e le 300 unità. Vi furono inoltre conversioni non ufficiali di alcuni esemplari appartenenti a varie serie secondo le specifiche Rectaflex Rotor.

È esistita una versione speciale della Rectaflex serie 25000 per utilizzo scientifico. Questo modello produceva fotogrammi in formato 24x32 ed era munito di adattatore per microscopio.

La Rectaflex Liechtenstein[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1955, dopo la produzione della serie 25000, l'azienda Rectaflex chiuse per fallimento e fu creata una nuova società Rectaflex, parzialmente controllata dal principe del Liechtenstein. Telemaco Corsi non ebbe alcun ruolo in questa nuova azienda. La nuova Rectaflex presentò la Rectaflex 40000, spesso chiamata Rectaflex Liechtenstein, che aveva un pentaprisma ridisegnato con lo stemma del Liechtenstein ed altre modifiche minori. Il numero di esemplari prodotti è sconosciuto, sembra invece certo che il modello fosse afflitto da problemi di progetto. Alcuni prototipi sono noti per avere la preselezione interna del diaframma.

La Recta[modifica | modifica wikitesto]

La Recta era un prototipo di fotocamera a telemetro basata sulla Rectaflex; aveva otturatore sul piano focale con tempi da 1 sec 1/1000 ed attacco a vite Leica 39 mm. Ne furono prodotte 6 con numero di serie da 1001 a 1006. Come lente standard montava un Isco Westar 50mm f/3.5.

La Recta fu progettata da Telemaco Corsi nel 1953, prima della chiusura dell'azienda.

La Rectamatic[modifica | modifica wikitesto]

La Rectamatic era un progetto per una SLR 35 mm evoluta, successiva alla Rectaflex. Fu concepito da Telemaco Corsi all'inizio degli anni sessanta.

Gli obiettivi Rectaflex[modifica | modifica wikitesto]

Le Rectaflex erano equipaggiate con obiettivi delle Officine Galileo e di alcuni fra i più importanti fabbricanti stranieri, come Carl Zeiss, Schneider, Voigtländer, Angenieux e Kilfitt.

Gli stabilimenti Rectaflex[modifica | modifica wikitesto]

La prima produzione di fotocamere Rectaflex avviene negli stabilimenti provvisori delle Officine S.a.r.a. a Roma, in Via del Monte delle Capre. Qui fu prodotta la prima fotocamera reflex italiana, nei modelli Standard, 1000 e 2000. Nel 1948 un finanziamento della Cisa permette la costruzione di una nuova palazzina di 4 piani, strutturata secondo i principi di Walter Gropius, con piani open-space e finestre a parete rivolte ad est. Nella palazzina trovano posto 6 reparti (Fresatura; Tornitura; Montaggio; Accessori; Collaudo semilavorati; Collaudo finale), oltre all'attrezzeria, i servizi e la mensa. Nelle vecchie strutture Sara vengono alloggiati i due reparti meno puliti (Galvanica e Verniciatura) e i magazzini. La Direzione e gli uffici dei disegnatori rimangono nella palazzina centrale della Sara. La produzione in serie inizia nel gennaio 1949. Dopo la liquidazione della fabbrica (1955) lo stabilimento romano, dopo una fase di abbandono, diventa negli anni Sessanta Istituto Tecnico Industriale Guglielmo Marconi. In seguito a un programma di restauro degli edifici da parte della Città Metropolitana di Roma, è oggi sede del Centro polivalente di quartiere e della Biblioteca.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marco Antonetto, Rectaflex. La Reflex magica, Nassa Watch Gallery - Collector Camera Publishing - Collana: Made in Italy, 2001

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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