Ravecchia

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Ravecchia
frazione
Ravecchia – Veduta
Ravecchia – Veduta
La facciata della chiesa di San Biagio
Localizzazione
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
Cantone Ticino
DistrettoBellinzona
ComuneBellinzona
Territorio
Coordinate46°11′10″N 9°01′40″E / 46.186111°N 9.027778°E46.186111; 9.027778 (Ravecchia)
Altitudine250 m s.l.m.
Abitanti
Altre informazioni
Cod. postale6504
Fuso orarioUTC+1
TargaTI
Nome abitantiRavecchiesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Ravecchia
Ravecchia

Ravecchia è una frazione del comune svizzero di Bellinzona, nel Canton Ticino (distretto di Bellinzona).

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Situata nella parte sudorientale del comune di Bellinzona, per la sua posizione collinare e particolarmente soleggiata è detta dai bellinzonesi "la Nizza di Bellinzona"[senza fonte].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fino al 1906 è stato un comune autonomo; nel 1907 è stato accorpato al comune di Bellinzona assieme agli altri comuni soppressi di Daro e Carasso.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa parrocchiale di San Biagio: edificio romanico, conserva alcuni affreschi[1] e la pala rinascimentale della Madonna col Bambino tra i santi Biagio e Girolamo, opera di Domenico Pezzi del 1520[senza fonte];
  • Resti del primo convento degli Agostiniani, distrutto dal torrente Dragonato nel 1768[1][2];
  • Oratorio della Madonna della Neve[3];
  • Alcune dimore storiche: Villa dei Cedri (costruita nel 1860 circa, dal 1985 ospita il Museo d'arte della città di Bellinzona), Villa Gloria, Villa Losanna (residenza signorile in stile barocco francese del 1900 circa[barocco nel 1900?])[senza fonte];
  • Prada, antica località montana ora abbandonata[1]; sorge a 577 m s.l.m. ed è stata restaurata negli anni 1980[senza fonte].

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini della frazione.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Giuseppe Chiesi, Ravecchia, in Dizionario storico della Svizzera, 18 agosto 2010. URL consultato il 25 agosto 2017.
  2. ^ Borrani, 1896, 320-322.
  3. ^ Gilardoni, 1955, 139-142

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 37-38, 204, 213, 221, 451, 512-513.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 3, 4, 19-21, 318.
  • Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 21, 41, 42, 43, 351, 476.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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