Rīgas mūzikas instrumentu fabrika

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Rīgas mūzikas instrumentu fabrika
StatoBandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
Fondazione1945
Chiusura1991
Sede principaleRiga
Prodottistrumenti musicali

La Rīgas mūzikas instrumentu fabrika (in lettone Rīgas mūzikas instrumentu fabrika, RmiF ) è stata un'azienda sovietica specializzata nella produzione di strumenti musicali. Situata a Riga nella RSS Lettone, era la più grande produttrice di strumenti musicali elettronici dell'URSS.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'azienda è stata organizzata nel dopoguerra per la produzione di sintetizzatori e batterie.

La RmiF produsse i pianoforti Riga e Riga-120, quest'ultimo premiato con una medaglia d'oro all'Esposizione delle conquiste dell'economia nazionale.

Nel 1972, la fabbrica di strumenti musicali di Riga preparò per la produzione un'unità sonora destinata all'uso con chitarre elettriche e tastiere elettroniche. L'unità audio era composta da un preamplificatore con controlli di tono, un amplificatore di potenza e altoparlanti assemblati in un unico alloggiamento.

Negli anni ottanta, i sintetizzatori Riga erano popolari tra i gruppi rock e pop dei Paesi del Patto di Varsavia.

La fabbrica venne chiusa nel 1991.

Prodotti[modifica | modifica wikitesto]

Organi elettronici[modifica | modifica wikitesto]

Sintetizzatori polifonici[modifica | modifica wikitesto]

Batterie elettroniche[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) RMIF Perle, su Museum of Soviet synthesizers. URL consultato il 6 ottobre 2023.
  2. ^ (EN) RMIF Miki, su Museum of Soviet synthesizers. URL consultato il 6 ottobre 2023.
  3. ^ (EN) Opus, su Museum of Soviet synthesizers. URL consultato il 6 ottobre 2023.
  4. ^ (EN) RMIF TI-3, su Museum of Soviet synthesizers. URL consultato il 6 ottobre 2023.
  5. ^ (EN) RMIF TI-5, su Museum of Soviet synthesizers. URL consultato il 6 ottobre 2023.
  6. ^ (EN) RMIF Elsita, su Museum of Soviet synthesizers. URL consultato il 6 ottobre 2023.
  7. ^ (EN) RMIF ES-2-5, su Museum of Soviet synthesizers. URL consultato il 6 ottobre 2023.

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