Pseudomys laborifex

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Topo dei tumuli di ghiaia di Kimberley
Immagine di Pseudomys laborifex mancante
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineEuarchontoglires
OrdineRodentia
SottordineMyomorpha
SuperfamigliaMuroidea
FamigliaMuridae
SottofamigliaMurinae
GenerePseudomys
SpecieP.laborifex
Nomenclatura binomiale
Pseudomys laborifex
Kitchener & Humphreys, 1986

Il topo dei tumuli di ghiaia di Kimberley (Pseudomys laborifex Kitchener & Humphreys, 1986) è un roditore della famiglia dei Muridi endemico dell'Australia.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 56,4 e 71,1 mm, la lunghezza della coda tra 104 e 135 mm, la lunghezza del piede tra 16,1 e 17,8 mm, la lunghezza delle orecchie tra 11,6 e 13,4 mm e un peso fino a 17 g.[3]

Le parti superiori sono bruno-arancioni, cosparse di lunghi peli nerastri. Sui fianchi e sul muso il colore è gradualmente più giallognolo. Le parti ventrali sono bianche. La linea di demarcazione lungo i fianchi è netta, particolarmente sul muso e sui piedi. Le mani e i piedi sono bianchi. La coda è più lunga della testa e del corpo, è sottile, bruno-olivastro sopra e bianca sotto.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Probabilmente si riproduce durante la stagione secca, tra agosto e novembre

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nella regione del Kimberley, nell'Australia Occidentale.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è trattata come sinonimo di Pseudomys johnsoni dalla IUCN Red List,

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Aplin, K. & Woinarski, J. 2009, Pseudomys laborifex, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Pseudomys laborifex, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Menkhorst & Knight, 2001.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Peter Menkhorst & Frank Knight, A Field Guide to the Mammals of Australia, Oxford University Press, USA, 2001, ISBN 9780195508703.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Mammiferi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mammiferi