Proteste a Cipro del Nord del 2011

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Manifestazioni di Sopravvivenza Comunitaria
parte questione di Cipro
Manifestanti davanti all'ambasciata turca
Data2011
LuogoNicosia
Schieramenti
turco-cipriotiGoverno del Cipro Nord
Effettivi
50.000-80.000
Voci di sommosse presenti su Wikipedia

Le proteste a Cipro del Nord del 2011 assunsero la forma di una serie di manifestazioni contro le politiche della Turchia su Cipro, le quali ebbero luogo all'interno della parte occupata della città capitale di Nicosia, Cipro.[1][2] La prima protesta fu portata avanti il 28 gennaio 2011.

Dopo le reazioni ostili da parte del primo ministro turco Recep Tayyip Erdoğan[3] e della società turca, i turco-ciprioti organizzarono una seconda e una terza manifestazione utilizzando lo stesso nome il 2 marzo 2011 ed il 7 aprile 2011. La partecipazione media per ciascuna protesta si attestò tra i 50.000 e gli 80.000 individui;[4][5] considerando che la popolazione di Cipro Nord è approssimativamente 290.000 abitanti secondo i dati del censimento, questo la rende una delle più grosse dimostrazioni da parte dei Turco-Ciprioti dopo l'occupazione.[6]

I contestatori portarono bandiere della Repubblica di Cipro con manifesti che chiedevano la riunificazione dell'isola, e cartelli che condannavano l'oppressione economica, culturale e sociale da parte della Turchia sul popolo turco-cipriota.[7] Vennero portati avanti dei tentativi senza successo di appendere la bandiera della Repubblica di Cipro sull'ambasciata turca durante la manifestazione finale.[8] I contestatori vennero pesantemente criticati in Turchia a causa del loro tono aggressivo portato avanti contro la Turchia e contro l'invasione turca di Cipro.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ileana Ros-Lehtinen, Time for Turkey to leave Cyprus in peace, in The Washington Times, Washington, DC, The Washington Times, LLC, 15 giugno 2012. URL consultato il 24 luglio 2014.
  2. ^ (DE) Zypern-Türken gegen Ankara [Turkish Cypriots against Ankara], in Der Standard, Vienna, Austria, derStandard.at GmbH, 8 febbraio 2011. URL consultato il 24 luglio 2014.
  3. ^ Dorian Jones, Turkish Cypriot protests set back Turkey's EU membership bid, in Deutsche Welle, Bonn, Germany, Deutsche Welle, 9 febbraio 2011. URL consultato il 24 luglio 2014.
  4. ^ Sarah Fenwick, The Turkish Cypriots Protest – Does Erdogan Hear Them?, su CyprusNewsReport.com, CyprusNewsReport.com, 3 marzo 2011. URL consultato il 24 luglio 2014.
  5. ^ (TR) KTÖS: "Ankara elini yakamızdan çek" [KTÖS: Ankara, take your hands off us"], su sendika.org, 3 marzo 2011. URL consultato il 24 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2014).
  6. ^ Turkish Cypriots stage new anti-austerity rally, in Kathimerini, Neo Faliro, Greece, International New York Times – Kathimerini English Edition, 2 marzo 2011. URL consultato il 24 luglio 2014.
  7. ^ Turkish Cypriots protest, in Parikiaki, London, United Kingdom, Parikiaki, 2 marzo 2011. URL consultato il 24 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2014).
  8. ^ (TR) Kıbrıs'ta Türk elçiliğine Rum bayrağı! [Greek Cypriot flag at Turkish Embassy in Cyprus!], in Dünya Bülteni, Turkey, Dünya Bülteni, 8 aprile 2011. URL consultato il 24 luglio 2014.