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Le Satire (che l'autore chiamò Sermones) sono una raccolta di componimenti del poeta latino Orazio, scritti in esametri ed articolati in argomenti letterario–programmatici, che vanno dal proemio al commiato a riflessioni sull'incontentabilità umana e l'avarizia, espressioni contro l'adulterio, financo un diario di viaggio, un ripensamento della propria condizione sociale e un resoconto dei rapporti con Mecenate, cui il primo libro (pubblicato nel 35 a.C.) fu dedicato.
Si compongono di due libri, il primo con dieci componimenti; il secondo con otto uscì nel 30 a.C.
Le satire si dividono, a loro volta, in due tipologie, quelle narrative e quelle dialogiche, le prime prevalgono nel primo libro, le seconde nel secondo libro.
Le satire narrative presentano delle vicende reali o verosimili cui il narratore ha partecipato e in ognuna di queste vicende è contemplato un precetto morale e filosofico che, proprio perché derivante da situazioni quotidiane, è proprio di quella filosofia che Orazio prediligeva: la filosofia della vita, fatta di piccoli insegnamenti e valori universali.