Porta dei Vacca

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Porta dei Vacca
Porta dei Vacca da Via Gramsci
Ubicazione
Stato Repubblica di Genova
Regno di Sardegna
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
CittàGenova
IndirizzoVia delle fontane
Coordinate44°24′46.58″N 8°55′38.03″E / 44.41294°N 8.92723°E44.41294; 8.92723
Mappa di localizzazione: Italia
Porta dei Vacca
Informazioni generali
Costruzione1155-1159
voci di architetture militari presenti su Wikipedia

La Porta dei Vacca, detta in origine Porta di Santa Fede, dal nome della vicina chiesa (sconsacrata nel 1926 e oggi sede di uffici comunali[1]) e anche soprannominata Porta Sottana, in contrapposizione alla coeva Porta Soprana, fa parte delle opere di fortificazione della cinta muraria genovese del XII secolo

La porta, accesso da ponente a via del Campo, è sopravvissuta allo sviluppo urbanistico perché nel Seicento fu inglobata in due palazzi dei Rolli: la torre a monte fu annessa al palazzo Marc'Aurelio Rebuffo e quella a mare al palazzo Lomellini-Serra. Nel 1782 le torri furono rivestite con lastre di pietra e vennero aperte anche delle finestre.

La porta è stata restaurata nel 1960-61 con un intervento limitato alla torre a mare; pertanto la torre a monte presenta ancora il rivestimento attuato da G.B. Pellegrini nel 1782 ed è incorporata nel vicino palazzo Serra. L'altra torre ha riacquistato invece l'aspetto originario, a parte la zona nascosta nel raccordo con il palazzo che prospetta su via Gramsci.

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

Dal punto di vista architettonico, come la più conosciuta Porta Soprana, Porta dei Vacca è formata da due torri semicircolari coronate da una merlatura ghibellina, che fiancheggiano verso l'esterno un arco a sesto acuto, mentre il lato interno presenta un protiro sostenuto da due ordini di colonne con capitelli a motivi zoomorfi e fitomorfi. Il cammino di ronda, come la sommità delle torri, è protetto da una merlatura ghibellina.

Un lavoro di restauro e recupero effettuato negli anni 1960-61 ha liberato dalle sovrastrutture settecentesche la torre a mare e riportato alla luce l'originaria struttura a architettonica, evidenziando i conci di pietre squadrate e gli archetti pensili al di sotto della merlatura.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Complesso di Santa Fede, su I palazzi dei Rolli di Genova, irolli.it (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2020).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN243228349
  Portale Genova: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Genova